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Pagano per vivere sottoterra, Pechino li sfratta

Milioni di Pechinesi sopravvivono come topi: il Governo se ne cura sfrattandoli.

Già sapevamo degli sfrattati per far posto allo stadio “Nido d’Uccello”, al Central Business District o al quartier generale della tv di Stato: solo per le Olimpiadi si crearono un milione e mezzo di profughi.

Oggi Massimo Veronese su Il Giornale racconta il nuovo dramma dei topi umani (più di un milione) che vivono negli ex rifugi sotterranei della Difesa aerea dall’inizio degli anni ‘90. Pagano circa 90 euro al mese (900 youan) per essere stipati in catacombe, anzi, tombe maleodoranti. Un funzionario del dipartimento della difesa, il signor Zhou, spiega che questa massa di disgraziati rovina l’immagine della città: devono lasciar posto a garage, depositi e altro. Del resto non ci sono le condizioni di igiene né di sicurezza minime.

Replica He Quanji, uno degli abitanti del sottosuolo, che nessuno di loro ama vivere in tale situazione (quattro posti letto in 10 mq per He, la moglie e i cognati, e 3 bagni per ogni 30 alloggi), ma la miseria non offre alternativa: dalle Olimpiadi i prezzi delle case sono aumentati del 50%.

Whu Xingdou, professore di economia all’Istituto di tecnologia di Pechino, ripete quello che già era stato detto prima delle Olimpiadi: bisogna trovare una soluzione per queste persone. Intanto la moltitudine dei senza fissa dimora continua ad aumentare.

Quando il comunismo incontra il capitalismo selvaggio…

FRP

Questo articolo e' stato scritto Giovedì 16 Dicembre 2010 ed archiviato nella categoria Economia, Il Giornale, News.

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