Condannato a due anni di rieducazione

La polizia di Baoding, nel nord della Cina ha condannato a due anni di “rieducazione attraverso il lavoro” un uomo colpevole di aver diffuso voci infondate su una nuova epidemia di Sars nel Paese. In un comunicato, la polizia afferma di aver agito “nel rispetto della legge”. In Cina, la polizia ha la facoltà di condannare i sospetti alla “rieducazione” per un massimo di due anni senza dover consultare la magistratura. Il condannato – sempre secondo la polizia locale – aveva diffuso su Internet la voce che un caso di Sars era stato confermato da un ospedale di Baoding. Nel 2003, l’epidemia di Sars fu prima negata, poi confermata dalle autorità cinesi. Il virus della malattia si diffuse a Pechino, Hong Kong e Toronto, probabilmente portato da viaggiatori. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità ottomila persone si ammalarono di Sars (Severe acute respiratory syndrome) e 775 persero la vita.

Fonte: ANSA.it, 27 febbraio 2012

Questo articolo e' stato scritto Martedì 28 Febbraio 2012 ed archiviato nella categoria Libertà di stampa, News.

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