Chen Guangcheng, attivista cieco riesce a sfuggire alla polizia dopo anni di Laogai e di tormenti

Cieco, cristiano, avvocato autodidatta, è riuscito a sfuggire al controllo della polizia. Guancheng e la sua famiglia sono in pericolo di morte per aver difeso le donne cinesi dagli abusi e le violenze perpetrate dal regime comunista nell’applicazione della politica del figlio unico: grazie a questa politica, la Cina si vanta di aver “evitato” 400 milioni di nascite dal 1979. Questa pratica criminale ha causato e causa tuttora decine di migliaia di sterilizzazioni ed aborti forzati fino all’ottavo ed al nono mese di gravidanza. La rivista Time l’ha incluso nel 2006 nella lista delle “cento personalità che cambiano il nostro mondo”. Chen Guangcheng, 41 anni, non vedente, si è battuto contro la campagna di aborti forzati imposta dal regime comunista cinese nella provincia dello Shandong. Dopo quattro anni e tre mesi di Laogai è stato costretto agli arresti domiciliari dal Settembre del 2010. Da allora ha subito soprusi e violenze: le finestre della sua abitazione sono state sigillate con lastre di metallo, libri, TV e computer sono stati sequestrati, il bastone per ciechi di Chen rubato, così come i giocattoli della loro bambina. La polizia, inoltre, impedisce alla famiglia di Chen persino di acquistare generi alimentari di prima necessità. Alla loro bambina di 6 anni finora è stato impedito di frequentare la scuola regolarmente. Il figlio più grande vive già con dei parenti: quando ha lasciato la casa dei genitori l’hanno spogliato nudo per perquisirlo. Nel Febbraio di quest’anno una decina di uomini sono entrati nella sua casa, hanno coperto la moglie con delle coperte e l’hanno picchiata a lungo. La stessa sorte è toccata a Chen Guangcheng. I malviventi guidati dal capo del Partito Comunista locale, Zhang Jian hanno impedito alla coppia di recarsi in ospedale. Le irruzioni, le aggressioni e gli abusi sono continuati dal 2010 a oggi. Giovedì 26 Aprile, grazie all’aiuto della coraggiosa attivista per i diritti umani He Perong ed altri amici, è riuscito a sfuggire al controllo della polizia e si trova nascosto in un luogo apparentemente sicuro. He Peirong afferma che Guangcheng sta meglio grazie a delle medicine, ma ha paura per lui perchè la polizia lo cerca. La stessa He Peirong è anche molto preoccupata per la famiglia di Guangcheng che è ancora nelle mani della polizia. Il nipote Chen Kegui e suo padre sono stati assaliti da una banda di malviventi guidati dal locale capo del Partito Comunista Zhang Jian. Coraggiosamente e usando coltelli da cucina li hanno messi in fuga. Il nipote Chen Kegui e’ stato arrestato successivamnete dalla polizia. Venerdì 27 Aprile, Guangcheng, dal suo rifugio, ha postato un video sul web in cui si appella al premier Wen Jiabao, chiedendo protezione per la sua famiglia e accusando i membri del governo locale che lo avevano costretto alla prigionia ed hanno malmenato la sua famiglia questi sono: Li Xianqiang, capo dell’amministrazione della giustizia, che lo scorso anno ha fratturato il braccio sinistro di sua moglie, Zhang Jian, capo del Partito locale, addetto al controllo dell’ordine, Li Xianli, che ha guidato piu’ di venti persone per tenere Guangcheng illegalmente sotto custodia e ha esercitato violenza sulla moglie. Sono molti i funzionari avidi ben pagati per abusare della famiglia di questo eroe che si batte come un leone nonostante la sua cecità. Si sono ora persi i contatti con He Peirong che sarebbe stata arrestata a Nanchino. Anche il cugino di CG, Chen Guangcun, suo figlio Chen Yua e Guo Yushan (attivista amico), sono sotto il controllo della polizia. Non si hanno notizie sulla salute e sulla situazione della moglie e della bambina di CG che risultano essere ancora sotto controllo della polizia.

FIRMATE la petizione per la liberazione di Chen Guangcheng: clicca qui per la petizione

Il 12 Maggio si è tenuto un Convegno dedicato a Chen Guangcheng presso l’ Aula Magna del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum in Via degli Aldobrandeschi, 190, Roma; il giorno seguente, domenica 13 Maggio, la “Marcia per la Vita”, anch’essa dedicata a Chen Guangcheng.

Leggi l’articolo pubblicato da Ladislao.net

Associazione Voglio Vivere

L’ Eco di Bergamo

In data 27 aprile 2012 si legge come l’attivista sia SCOMPARSO! L’articolo è stato ripreso da numerose testate giornalistiche e siti web:

Asia News

Dazebao

Dazebao (2)

Asia News (2)

Asia News (3)

Clicca qui per l’articolo e il video diffuso su Youtube sulle richieste di Chen Guangcheng al premier Wen Jiabao.

Leggi il Comunicato Stampa diffuso dalla LRF

In data 2 maggio 2012 il dissidente lascia l’Ambasciata Usa:

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da ANSA

La situazione attuale di Chen Guangcheng:

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Reuters Italia

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Repubblica

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Corriere della Sera

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Corriere della Sera

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da TM News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da AGI.it

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Reuters Italia

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da ANSA.it

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da Asia News

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Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da E-il mensile online

Ascolta l’intervista realizzata da Radio24 a Toni Brandi su Chen Guangcheng

Redazione

Questo articolo e' stato scritto Lunedì 30 Aprile 2012 ed archiviato nella categoria Laogai, News.

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