Cina: crescita economica aumenta infelicita’ cittadini
La crescita economica vissuta dalla Cina negli ultimi vent’anni e’ sempre piu’ causa di infelicita’ per la popolazione. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla University of Southern California (Usc) e pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences (Pnas). La ricerca si e’ basata su sei diverse indagini che hanno misurato l’autopercezione della soddisfazione dal 1990 al 2010, periodo in cui il prodotto interno lordo pro capite della Cina e’ quadruplicato. “Si crede spesso che il benessere aumenti con la crescita economica - ha detto l’autore del report, Richard Easterlin, professore di economia presso la Usc e autore dell’omonimo paradosso secondo cui ‘i soldi non fanno la felicita” - e che piu’ e’ rapida la crescita, piu’ le persone sono felici. Non poteva esserci paese migliore della Cina per testare queste teorie, ma non vi e’ alcuna evidenza di un marcato aumento della soddisfazione dei cinesi rispetto alla moltiplicazione del consumo pro capite”. Nel 1990, il 68 per cento delle persone nella fascia di reddito piu’ alta e il 65 per cento di quelle piu’ povere avevano registrato alti livelli di soddisfazione: negli ultimi decenni, questo secondo dato e’ sceso di oltre 23 punti percentuali secondo le analisi compiute dalla Usc sui sondaggi svolti, tra gli altri, dal Pew Research Center, Gallup, e Horizon Research Consultancy Group. Nel 2010 solo il 42 per cento dei cinesi nella fascia di reddito basso, dunque, ha registrato grande soddisfazione, mentre i piu’ ricchi soddisfatti sono cresciuti di 3 punti percentuali fino al 71 per cento. “Non c’e’ alcuna prova di un trend al rialzo rispetto a quanto ci si aspettava dato l’aumento del Pil degli ultimi vent’anni”, hanno detto i ricercatori. Tendenze simili sono state osservate nell’ex Unione Sovietica e nella Germania Est nei rispettivi periodi di transizione.
Fonte: Agi Energia, 16 maggio 2012