27 Gennaio tra Memoria e Realtà. [video]

Siamo tutti pronti anche quest’anno a commemorare il 27 Gennaio. “Mai più questa barbarie” si sente urlare da ogni parte del mondo. E’ doveroso ricordare la Shoah ma purtroppo nel mondo “le Shoah” con le loro atrocità non sono mai terminate, anzi, continuano ostinatamente a ripresentarsi.

Mentre quotidianamente veniamo letteralmente bombardati dai numeri del Covid, passano in sordina un’infinità di notizie dalla Cina che ha fatto e sta facendo proprio di quella “barbarie” il suo modello di sviluppo sociale ed economico. Lo rivelano notizie da tutto il mondo che noi in Arcipelago Laogai : in memoria di Harry Wu costantemente con fatica pubblichiamo.

Per questo rimaniamo sgomenti tra tanta indifferenza da parte dell’informazione nostrana. Tutti i Media nazionali si accingono a celebrare le vittime di un crimine atroce e ignorano le vittime di crimini ancor più atroci commessi dal regime cinese (in generale da tutti i regimi Comunisti). E questa non è retorica di un passato nefasto ma è dura realtà. E’ quotidianità che si manifesta in ogni scelta che noi compiamo e, soprattutto, che i nostri governanti compiono. E’ passato un anno da quando la tv di Stato urlava al “razzismo” contro i cinesi tanto da scomodare il noto prof. Mirabella con uno spot che in modo velato esortava ad andare nei ristoranti cinesi per combattere il razzismo banalizzando il contagio (che non c’era e non c’è mai stato) http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=81125. Ebbene la ragione è che siamo di fronte ad un “politically correct” che rischia di privarci della libertà e del benessere distruggendo l’economia reale a vantaggio di quella cinese mondialista e ultranazionale.

Per fortuna la “questione cinese” non sfugge a tutti come si evince dalle parole di Giorgia Meloni nel seguente video:

 

 

Certamente questo non basta a trattare il problema in modo adeguato. Oriana Fallaci diceva:

“Ogni persona libera, ogni giornalista, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è (nell’ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico. Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero e a questo credo io mi piegherò sempre ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire”.

La questione dunque non è puramente di “lana caprina”, ma interessa la sfera economica e sociale della nostra società civile più di quanto si possa pensare. Basta osservare i dati Eurostat del 2019 secondo cui la “Ue ha esportato beni per 198 miliardi (242miliardi di dollari ) in Cina e importato beni per 362 miliardi di euro, con un commercio bilaterale pari a 560 miliardi di euro”. (Fonte Sole 24ore). Nello specifico l’Italia, nel primo quadrimestre del 2020 (da Gennaio ad Aprile), ha perso il 20% delle esportazioni ma ha aumentato del24% le importazioni dalla Cina passando cosi ad importare beni per 10,3 miliardi di euro contro i 3,2 miliardi.

Questi numeri mettono in evidenza come l’attuale “governicchio” si sia completamente genuflesso al regime cinese traghettando l’Italia verso un nuovo olocausto economico e sociale forse anche peggiore del primo. Ma a quanto pare non interessa a nessuno. La nostra classe politica da anni ormai ha smesso di contribuire al benessere della società che amministra. Stringono mani e accordi col Dragone che, grazie anche alla “via della seta”, produce un’evasione fiscale di decine di miliardi di Euro. Solo “tra il 2018 e il 2019 sono stati proposti per il sequestro connesso all’evasione, ben 9,3 miliardi di euro”.( fonte: Il Sole 24ore,04/07/2019)

E’ quanto mai azzeccato il noto aforisma di Indro Montanelli “un popolo che ignora il proprio passato non capirà mai il proprio presente”.

Chi prova sdegno, orrore, sofferenza del genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e per lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali non può essere indifferente ai crimini contro l’umanità del regime cinese.

Prima o poi la verità prevarrà.

Giuseppe Manes, Arcipelago laogai in memoria di Harry Wu

Laogai: l’orrore cinese . intervista a Harry Wu, 2013

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