Accordo Apple e Foxconn

La Apple e la Foxconn, la multinazionale taiwanese che produce componenti per i prodotti elettronici, hanno concordato una serie di modifiche nel trattamento degli 1,2 milioni di operai cinesi destinate a incidere su tutta la produzione industriale in Cina. La decisione arriva dopo che si è conclusa l’inchiesta della Fair Labor Association e dopo che il Ceo della Apple Tim Cook si è recato in visita nelle fabbriche cinesi. L’ accordo prevede che le ore totali di lavoro degli operai non superino le 49 a settimana, anche nei periodi di «picco» e compresi gli straordinari, contro le 60 ore attuali. I salari non subiranno mutamenti. Per far fronte ai «buchi» di produzione, la Foxconn - la cui impresa madre è la Hon Hai Precision Industry di Tucheng, un sobborgo di Taipei, - assumerà altre migliaia di lavoratori. La Hon Hai produce nelle sue fabbriche nel sud della Cina, oltre agli iPhone e agli iPad della Apple, i prodotti di Dell, Hewlett-Packard, Motorola, Nokia e Sony, fornendo componenti per circa il 50% di tutti i prodotti elettronici sul mercato. In passato erano state numerose le polemiche per i suicidi e le proteste degli operai costretti a turni massacranti e a condizioni terribili per far fronte alle richieste.

Fonte: Corriere della Sera.it, 30 mazro 2012

Condividi:

Stampa questo articolo Stampa questo articolo
Condizioni di utilizzo - Terms of use
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte.
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale.