Adolescente tibetano si autoimmola in segno di protesta a Gansu

Una fonte all’interno del Tibet ha dichiarato a Radio Free Asia che Chagdor Kyab, uno studente di 16 anni dalla borgata di Bora, nella prefettura autonoma tibetana di Gannan, si è spento il 2 maggio vicino al monastero di Bora, un ramo del monastero Labrang Tashikyil. La fonte, parlando in condizione di anonimato, ha aggiunto che lo studente mentre bruciava ha gridato “il Tibet vuole la libertà” e “lasci che la Sua Santità il Dalai Lama torni in Tibet”.

Mentre il suo corpo era in fiamme, l’adolescente ha cercato di correre verso gli uffici del governo cinese di Bora cadendo prima di raggiungerli. La polizia e militari cinesi sono arrivati rapidamente sulla scena per spengere le fiamme e togliere il corpo.

Sabato non era ancora chiaro se Chagdor Kyab fosse vivo o morto. La fonte in Tibet ha identificato sua madre come Dolma Tso e suo padre come Zoepa, agricoltori di Dardo in Bora Township.

A seguito dell’auto-immolazione, le autorità cinesi locali hanno imposto severe restrizioni nell’area che hanno reso difficile ottenere ulteriori informazioni.

Dal 2009 sono quattro i tibetani di Bora che si sono auto-immolati e la protesta del 2 maggio ha portato a 149 il numero di autoimmolazioni da parte dei tibetani che vivono in Cina dopo l’inizio delle proteste nel 2009. Di questi 125 sono morti.

Traduzione a cura della Laogai Research Foundation


Fonte: Radio Free Asia, 8 mag 17
English article: Tibetan Teenager Stages Self-Immolation Protest in Gansu

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