Ai Wei Wei è “furioso” per il premio a Mo Yan
Abbiamo già dato voce a Wei Jingsheng, che vive ormai da anni in esilio negli Stati Uniti, ma le proteste sul Nobel a Mo Yan arrivano anche dai dissidenti che ancora vivono in Cina. Primo fra tutti l’artista Ai Wei Wei, da anni ormai nel mirino delle autorità cinesi.
Ai ha detto di essere “furioso” per la vittoria del premio da parte di Mo Yan. “Dare il premio a uno scrittore come lui è un insulto all’umanità e alla letteratura. E’ vergognoso che la Commissione abbia fatto una scelta del genere che tra l’altro non è all’altezza della qualità del premio negli anni precedenti”. Come lui anche altri intellettuali e dissidenti. Mo Zhixu, scrittore di Pechino, ha sottolineato come Mo Yan “non abbia una personalità indipendente”, Yu Shicun, saggista e critico letterario, ha aggiunto che il premio a Mo “non ha senso”. “Le sue opere - ha detto il saggista - sono state influenzate dalla letteratura latino-americana, non penso che abbia creato proprie cose originali. Noi intellettuali non lo vediamo come un innovatore della letteratura cinese”. Mo Yan è un uomo vicino al partito, vicepresidente dell’associazione di scrittori sostenuta dal governo, ha abbandonato polemicamente la fiera del libro di Francoforte nel 2009 dopo aver saputo della presenza di alcuni dissidenti in esilio alla manifestazione. Nel giugno scorso ha partecipato a una celebrazione commemorativa di Mao.
Dr. Claudio Cardelli
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