Alimenti avariati o mal conservati, la Forestale ne sequestra 60 quintali.Trovate zecche in ristorante cinese.

L’operazione «Natale a tavola 2014» tra il Barese, la Bat e la provincia di Brindisi. Falso Made in Puglia, il comandante Silletti: vicini agli imprenditori seri e perbene.

BARI — Sessanta tonnellate di prodotti alimentari sequestrati, 150 aziende controllate su tutto il territorio pugliese e sei persone denunciate, alcune con precedenti per armi e droga: è il bilancio dell’operazione «Natale a tavola 2014» del Corpo forestale dello Stato.

Nella foto il Comandante Giuseppe Silletti

I prodotti alimentari erano scaduti o in pessimo stato di conservazione, per lo più destinati a pizzerie, ristoranti o smerciati nei mercati rionali. Gli illeciti più gravi sono emersi durante controlli compiuti a Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi con le relative denunce di rappresentanti legali di aziende e titolari di esercizi commerciali.

Durante l’operazione, che ha riguardato gli ultimi 20 giorni, sono state elevate sanzioni per 40mila euro. Scoperti anche falsi prodotti «Made in Puglia» e un ristorante cinese infestato da zecche e insetti.

«I controlli - spiega il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Nicola Silletti , sono stati tanti. Ci sentiamo vicini alle tantissime aziende oneste alle quali vengono offerti consigli e soluzione ai molti problemi che affliggono la materia di cui oggi parliamo. Persone che, sappiamo, con tanti sacrifici portano avanti un lavoro duro a fronte di un mercato selvaggio».

L’operazione ha fatto emergere illeciti di rilevanza penale e amministrativa, come la mancanza di tracciabilità del prodotto o l’assenza di etichettatura.

Quindi, sono state riscontrate frodi per falso «Made in Puglia» nella commercializzazione di carciofi e funghi in realtà provenienti da Cina, Polonia ed Egitto.

Nelle province di Bari e Brindisi sono stati scoperti prodotti sotto olio e sotto aceto in pessimo stato di conservazione, riposti in recipienti di plastica e pronti per essere lavorati.

Alcuni wurstel sequestrati ad Andria, in parte destinati a pizzerie, avevano l’etichetta sui cartoni delle varie confezioni strappata per evitare di risalire alla scadenza.

Corriere del Mezzogiorno.,23/12/2014

Condividi:

print print
Leggi altri articoli di questa categoria - Read more in this category:


Condizioni di utilizzo - Terms of use
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte.
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale.