Attacchi cibernetici al giornale online The Epoch Times: parte di una più grande campagna di hackeraggio

Una nuove ricerca suggerisce che una serie di attacchi informatici su larga scala a The Epoch Times, da gennaio ad oggi, fanno parte di una più ampia campagna organizzata di pirateria informatica.

CitizenLab dell’Università di Toronto ha pubblicato un rapporto il 5 luglio, nel quale ha presentato un resoconto dettagliato degli attacchi cibernetici e ha notato che diversi siti d’informazione in lingua cinese sono stati presi di mira contemporaneamente, chiaramente dallo stesso gruppo di hacker e utilizzando le stesse metodologie.

The Epoch Times gestisce il più grande sito di notizie in lingua cinese non sotto il controllo del Partito Comunista Cinese e pubblica spesso articoli su argomenti vietati in Cina, come la persecuzione del movimento Falun Gong. The Epoch Times fa parte del gruppo Epoch Media, e anche il partner mediatico, New Tang Dynasty Television (NTD), è stato colpito da attacchi cibernetici nello stesso periodo.

Gli hacker, nei loro tentativi di violazione e disattivazione dei siti web presi di mira, hanno agito seguendo certi schemi. Hanno creato siti specchio a copia dei siti web ufficiali, con URL Internet leggermente diverse dagli originali. Se qualcuno avesse digitato l’indirizzo del sito web in maniera errata, era invece indirizzato al sito falso, che avrebbe poi chiesto le credenziali di accesso agli utenti, informazioni che gli hacker stavano cercando di rubare.

Contemporaneamente, gli hacker hanno lanciato una serie di attacchi su largascala (DDoS) contro grandi siti web, tentato di sovraccaricarli e costringerli offline. Si sono aggiunti anche attacchi personali, nel tentativo di compromettere i computer e i profili sui social media di singoli reporter.

Ronald Deibert, direttore di The Citizen Lab, ha scritto in un post sul blog che sebbene tutti gli obiettivi erano “siti web di notizie dal contenuto critico verso il governo cinese”, è anche difficile attribuire l’attacco a un’agenzia di stato ufficiale. Deibert ha notato: “È possibile che gli operatori dietro a questa campagna siano ‘hacker mercenari’, tipici del modo in cui la maggior parte dello spionaggio informatico è esternalizzato in Cina”.

The Epoch Times è spesso preso di mira dal regime cinese, non solo attraverso attacchi cibernetici, ma anche con attacchi fisici e minacce. Molti degli attacchi passati sono stati attribuiti da The Epoch Times agli organi del Partito Comunista Cinese.

A marzo, quando gli attacchi sono aumentati di forza e frequenza, Stephen Gregory, editore dell’edizione inglese di The Epoch Times, ha notato che “sono cominciati proprio quando The Epoch Times ha iniziato a pubblicare una nuova serie sul Partito Comunista”.

Traduzione Andrea Sinnove, LRF Italia Onlus


Fonte: The Epoch Times , 6 luglio 2017

English article: The Epoch Times, Researchers Find Cyberattacks on The Epoch Times Part of Larger Hacking Campaign

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