Barba lunga e burqa? In Cina finisci in galera
Condannati un uiguro, che si stava facendo crescere la barba, e la moglie che portava il burqa.
Due uighiri, marito e moglie, sono stati condannati a sei e due anni di prigione in Cina per aver esibito simboli della loro fede religiosa.
Secondo il quotidiano China Youth Daily i due sono stati arrestati e processati a Kashgar, nel nordovest della Cina, per “aver suscitato polemiche e creato problemi”.
L’uomo, un 38enne, si stava facendo crescere la barba dal 2010, mentre la moglie portava un velo che le copriva il volto e indossava un burqa. Kashgar è un centro culurale della minoranza etnica uighura, originaria della provincia del Xinjiang.
Gli uighuri sono turcofoni emusulmani e dal 2009 sono in rivolta contro il governo di Pechino, che accusano di lasciarli ai margini della vita economica e sociale per favorire la maggioranza di etnia “han”. Dal 2009 decine di persone sono morte in scontri a sfondo etnico, mentre arresti e processi sono centinaia.
Secondo le organizzazioni umanitarie l’anno scorso sono state condotte nel Xinjiang oltre 40 esecuzioni capitali. Pechino sostiene che nella regione sono attivi gruppi estremisti legati all’internazionale islamica del terrore. Gli esuli uighuri ribattono che si tratta di”esagerazioni volte a giustificare la repressione cinese”.
Il Giornale.it,30/03/2015
English article,The Sun Daily:
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