Censimento, specchio della fiducia cinese
Il censimento di circa un miliardo e trecento milioni di anime cinesi si svolgerà dal 1 al 10 novembre 2010, grazie al massiccio contributo di sei milioni di volontari che, di porta a porta, hanno già incominciato a fornire spiegazioni e a promettere agli abitanti di distruggere i dati inerenti alla loro situazione, una volta utilizzati a fini statistici.Dopo aver annotato i numeri di telefono che saranno utilizzati per chiedere informazioni su stato civile, risparmi, origini e religione, i volontari fanno firmare degli accordi di riservatezza. Nonostante tutte queste precauzioni, i censori trovano spesso la porta chiusa…Perchè ? In generale, dal momento che la gente accumula sempre più cose di valore, non vuole estranei fra i piedi. In particolare, tutti coloro (parecchi) che hanno a che fare con la legge difendono con le unghie e coi denti i propri averi. In questa situazione si trovano i migranti (minggong) che possono essere espulsi dalla città, se disoccupati; coloro che sono in debito e i delinquenti; infine, coloro che hanno dei figli “in nero”, e che non li hanno dichiarati all’anagrafe per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalla legge. In questo caso, lo stato ha promesso una multa minima. Con 90.000 ¥, infatti, i figli non dichiarati otterranno documenti di identità, diritto alla scolarizzazione e ai servizi della sanità pubblica. Tuttavia, la cifra resta sproporzionata per le fasce di popolazione più umili. Di fatto, a qualche settimana dal censimento, sono pochi coloro che hanno abboccato all’amo. I ricchi che hanno piazzato del denaro sporco in appartamenti vuoti e i sindaci dei villaggi le cui anime sono più numerose rispetto alle cifre ufficiali non hanno certo intenzione di “aprire la porta”. Per quanto riguarda la fiducia, lo stato si è messo nei guai con le proprie mani quando ha imposto un’ulteriore registrazione d’ identità per tutti i proprietari di un numero di cellulare, misura che è stata interpretata come un primo passo verso un regime universale di intercettazioni telefoniche. Un altro fattore di disagio, che ha percorso il paese in un batter d’occhio, è il fatto che lo scrittore del libro sulla diga delle Tre Gole, Xie Zhaoping, sia stato arrestato dopo aver aperto la porta ai poliziotti che si erano fatti passare per censori! Nonostante tutti siano d’accordo nel sostenere che questo censimento è indispensabile per le previsioni sul futuro andamento demografico, la fase del pre-censimento lascia un retrogusto amaro, specchio della fiducia di cui gode lo stato tra la popolazione e della sua (in)capacità a rispettare la privacy della gente.
Traduzione di Irene Villa
Leggi l’articolo in lingua originale su “Le vent de la Chine”
Fonte: Le vent de la Chine, 7 ottobre 2010
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