CINA : alla sbarra il giovane che comparò Xi a Hitler su twitter

Pensava fosse un gioco ed è finito in prigione. Kwon Pyong, un giovane di origine coreana, si divertiva a prendere in giro i potenti del mondo sui social network dalla sua casa a Yanbian, nel nord est della Cina. L’ultima trovata, però, non ha fatto ridere il regime cinese.

Il ragazzo lo scorso settembre ha postato un selfie che lo ritraeva con indosso una t-shirt in cui il presidente Xi Jinping veniva chiamato Xitler. Pochi giorni dopo è stato arrestato. Il processo è iniziato mercoledì 15 febbraio. L’accusa è di “incitamento alla sovversione” e l’allontanamento dei due avvocati della difesa non promette nulla di buono.

La soglia della sensibilità è diminuita. Prima si perseguivano le persone che scrivevano saggi o commenti. Ora puoi finire dentro se posti qualcosa su Twitter o Weibo (il twitter cinese n.d.r.)” spiega al New York Times uno degli avvocati Liang Xiaojun

Twitter e Facebook non sono visibili al grande pubblico in Cina, per questo forse Kwon, il cui nome cinese è Quan Ping, si sentiva libero di parlare. Anche di se stesso. Su Twitter si descrive come “l’eterno studente, dedito a rovesciare il comunismo”. Kwon, 28 anni, ha sottovalutato la capacità di ascoltare del Grande Fratello. Nel rinvio a giudizio sono elencati almeno 70 tra commenti, video o immagini postati sui social network “in cui si insulta il sistema socialista e lo Stato”.

Un anno fa l’attivista Zhang Haitao era stato condannato a 19 anni di prigione per “incitamento alla sovversione” proprio a causa dei suoi post su Internet. Nel caso di Kwon ai genitori è stata promessa una sentenza mite a patto che allontanassero gli avvocati della difesa. Ora si attende il verdetto.

Corriere della Sera, 18 febbraio 2017

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