Cina ammette ruolo nel mancato ingresso del Dalai Lama in Sudafrica

Le autorità cinesi hanno ammesso, per la prima volta, il ruolo Pechino nel mancato visto per il leader spirituale tibetano, il Dalai Lama, necessario per entrare in Sudafrica, poiché considerato una minaccia per la crescente cooperazione economica tra i due paesi.

Il direttore generale del dipartimento per gli affari africani al ministero degli Esteri, Lin Songtian, ha affermato che il Dalai Lama ha sempre rifiutato il tempio che il governo cinese aveva costruito per lui, preferendo rimanere in esilio.

Il Sud Africa ha ricevuto promesse economiche pari a circa 90 miliardi di investimenti nel settore dei progetti infrastrutturali e industrializzazione per i prossimi tre anni. Songtian ha accusato il Dalai Lama di mantenere un governo ombra in esilio, in nome dell’autorità religiosa e che la visita del Dalai Lama in Sud Africa potrebbe rovinare l’atmosfera cordiale e le buone relazioni tra i due paesi.

Tuttavia, il portavoce del dipartimento delle relazioni internazionali, Clayson Monyela, ha affermato che il Sud Africa non ha mai negato il visto al Dalai Lama in Sud Africa.

Sua Santità il Dalai Lama aveva annullato il suo viaggio a Cape Town l’anno scorso dopo il suo rifiuto del visto dal Sud Africa per la terza volta in cinque anni.

Fonte: IOL, 30 dic 15

Traduzione Laogai Research Foundation Italia ONLUS

English version: Phayul, China admits role in denying Dalai Lama entry to South Africa

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