Cina attacca Google per diffusione contenuti volgari
Il supervisore cinese per i contenuti Intenet ha condannato la versione nazionale di Google, accusandola di “divulgare contenuti volgari e pornografici”.
Il “Centro cinese di informazioni illegali su Internet” ha detto di aver denunciato Google per la seconda volta, per via dei suoi “link pornografici e volgari”, disponibili attraverso l’home page del motore di ricerca.
“Google Cina non ha eseguito la supervisione sui contenuti richiesta dalle leggi e dai regolamenti del nostro paese, e così un grande volume di informazioni pornografiche, provenienti dall’estero, sono entrate in Cina proprio a causa di questo sito”.
Il centro ha invitato Google a fare “una profonda opera di pulizia” delle sue pagine web e ha anche sollecitato le autorità a prendere gli adeguati provvedimenti e a punire l’azienda.
Sia Google che altri siti web erano già stati informalmente ripresi per non aver ripulito la Rete dai contenuti segnalati.
I provvedimenti in materia di contenuti online, insieme alla decisione di dotare i nuovi computer di un filtro antipornografia, sono visti da alcuni analisti come un tentativo del Partito Comunista cinese di soffocare il dissenso, nell’anno del 20esimo anniversario del massacro di piazza Tinammen, e come un modo per stringere ulteriormente la morsa della censura intorno ad Internet.
Reuters, 18 giugno 2009
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