Cina bocciata in economia

L’agenzia di valutazione Moody’s taglia il rating cinese in prospettiva futura. Ma Pechino non apprezza.

Moody’s ha tagliato mercoledì da “AA3” ad “A1” il rating della Cina, per i timori sul rallentamento della crescita economica e sull’aumento del debito governativo verso il 40% del PIL per il 2018. L’agenzia di valutazione precisa di aver pure modificato l’outlook da “negativo” a “stabile”.

La mossa di Mooody’s rimarca le sfide della leadership cinese tra la necessità di sostenere la crescita con l’intervento pubblico e di scongiurare “un rialzo materiale” del debito, a fronte di riforme il cui primo effetto sarà più di rallentare che di accelerare il passo dell’economia. La struttura di rating rileva di prevedere “che l’ampio indebitamento nell’economia cresca ancora nei prossimi anni. E il programma di riforme è probabile che rallenti ma non scongiuri la salita del debito”.

Il Ministero delle finanze cinese ha criticato il taglio del rating, prima bocciatura in 25 anni, rilevando che il giudizio si fonda su un approccio “non appropriato” che sovrastima le difficoltà economiche cinesi.

ATS/Reuters/EnCa,24 maggio 2017

English article,BBC News:

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