(ANSA).PECHINO, 12 Set. Un tribunale di Kunming, nel sudovest della Cina, ha condannato a morte tra esponenti della minoranza etnica degli Uighuri giudicati colpevoli dell’ attacco che, il primo marzo scorso, ha provocato la morte di 31 persone nella stazione ferroviaria della citta’. Il processo, iniziato stamattina, e’ durato poche ore. Un quarto imputato e’ stato condannato all’ ergastolo.

Il commando che ha colpito a Kuming, a oltre duemila chilometri di distanza dal Xinjiang - la regione del nordvest cinese teatro da cinque anni di una sanguinosa rivolta dei locali uighuri contro gli immigrati cinesi.

Nella foto: Patigul Tohti, Hasayn Muhammad, Turgun Tohtunyaz e Iskandar Ehet mentre affrontano il processo presso il Tribunale del Kunming

Era formato dai tre uomini e dalla donna che sono stati giudicati oggi e da un giovane che fu ucciso dai poliziotti accorsi sul luogo del massacro.

I cinque hanno attaccato senza preavviso, a colpi di coltello, la gente che affollava la stazione.

I feriti sono stati piu’ di 140. Si ritiene che i terroristi avessero cercato senza successo di attraversare la frontiera con uno dei Paesi del sud est asiatico che confinano con lo Yunnan, la provincia della quale Kunming e’ la capitale.

L’ attacco e’ stato il primo di questa portata ad essersi verificati contro civili lontano dal Xinjiang.

La regione e’ sconvolta da attacchi di uighuri contro cinesi e dalle rappresaglie delle forze di sicurezza cinesi dal 2009, quando quasi 200 persone persero la vita in scontri a sfondo etnico a Urumqi, la capitale della Regione Autonoma del Xinjiang.

Da allora, sono state emesse decine di condanne a morte e centinaia a pesanti pene detentive.(ANSA).

Gazzetta di Parma,12/09/2014

English version,The Telegraph, September 12, 2014,click here: Terrorists behind ‘China’s 9/11’ sentenced to death

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