La Cina conquista l’Italia. Con gli Ogm

Italia e Pechino celebrano le affinità commerciali al Politecnico di Milano. Otto miliardi di euro di investimenti comuni. Per l’innovazione. E sul palco sale una società cinese. Che presenta la sua specialità: grano geneticamente modificato ultra resistente

Prima che inizi il summit con tutti i leader asiatici, il premier Matteo Renzi e il primo ministro cinese Li Keqiang parlano alla platea del Politecnico di Milano. Dopo i due interventi di rito, inizia il confronto fra gli uomini di affari, chiamati a tracciare il futuro degli investimenti comuni.

Tre gli italiani invitati. Due i cinesi: il presidente della Bank of China e l’amministratore delegato per l’Europa del Beijing Genomics Institute, una società super-innovativa che ha come obiettivo «salvare il mondo», «aiutare l’umanità».

Come? Lavorando sul genoma. Umano. E agricolo: l’esempio portato dal manager pechinese è infatti un seme di grano geneticamente modificato, ultraresistente agli insetti e capace di crescere senza bisogno di molta acqua.

Nella foto; il grano della Bgi nella presentazione al Politecnico

Il futuro? Di sicuro è un futuro su cui l’Italia ha una posizione ben chiara: coltivare Ogm sul nostro territorio è proibito. Forse nessuno l’ha spiegato all’uomo d’azienda cinese, chiamato a festeggiare un contratto quinquennale siglato in giornata con un laboratorio italiano….[…]

L’Espresso,16/10/2014

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