Cina, diciassette operai uccisi da due esplosioni in miniera

Diciassette minatori sono morti e altri sei sono scomparsi, in seguito all’esplosione di due miniere. Secondo fonti ufficiali i morti l’anno scorso sarebbero stati ben 3200.
Il primo incidente, che è costato la vita a dodici minatori, è avvenuto domenica sera nella città di Jiexiu, nella provincia dello Shanxi, principale centro produttore di carbone di tutta la Cina.
Secondo quanto ha riferito un portavoce degli enti locali, l’esplosione all’interno della miniera di carbone Donggou si è verificata perché i minatori avrebbero violato le norme di sicurezza, demolendo una parete che dà accesso a un settore in disuso del pozzo, dove il gas si era accumulato. Le autorità cinesi hanno fermato cinque responsabili della miniera per fare luce sull’accaduto.
Nella provincia meridionale dello Yunnan, sempre in seguito a un’esplosione, questa mattina sono morti cinque minatori. I soccorsi stanno tutt’ora ricercando altri sei lavoratori che mancano all’appello.
Le miniere cinesi si confermano le più pericolose del mondo. Secondo le stime ufficiali, l’anno scorso i minatori morti erano stati 3200. Una stima molto relativa secondo le organizzazioni non governative che accusano il governo di Pechino di sottovalutare il fenomeno delle morti in miniera.

Fonte: Peace Reporter, 28 dicembre 2009

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