Cina e Paesi emergenti con più potere al Fondo monetario internazionale
Il gruppo del G20 darà più potere decisionale ai Paesi emergenti, riducendo quello dei Paesi più ricchi. Quest’oggi ci dovrebbe essere la dichiarazione ufficiale, ma il fatto è già trapelato da funzionari dell’Unione europea e cinesi.
Secondo Xie Duo, direttore generale della Banca centrale di Cina, le nazioni in via di sviluppo “sono sotto-rappresentate” nelle istituzioni finanziarie. Invece, “il punto centrale della riforma delle istituzioni finanziarie internazionali sono i mercati emergenti”.
Già da tempo i leader del G20 – che raccoglie Paesi industrializzati e in via di sviluppo – discutono di come riequilibrare i poteri di voto nel Fondo monetario internazionale (Imf). La crisi economica in atto, che vede gli Usa e l’Europa molto provati e Cina e India più attive, spinge ormai a dare più voce alle loro economie in crescita.
A tutt’oggi la Cina ha un potere di voto pari al 3,7%, meno della Francia, che ha il 4,9, sebbene il gigante asiatico abbia un’economia che è grande una volta e mezzo quella della Francia. Il Brasile ha un potere di voto dell’1,4, mentre il Belgio ha il 2,1%, ma quest’ultimo ha un’economia pari a un terzo di quella del Brasile.
Dare più potere ai Paesi emergenti renderà il G20 più importante del G8 (o G7). Quest’oggi però si preciserà anche il contributo monetario che i Paesi emergenti dovrebbero dare al Fmi. L’Ue vorrebbe che in cambio di un maggior potere vi sia anche un maggior contributo.
I Paesi del G20 sono: Arabia saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia, Unione europea.
Fonte: AsiaNews, 25 settembre 2009
Articoli correlati:
Condividi:

Condizioni di utilizzo - Terms of use |
---|
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte. |
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source. |
![]() Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale. |