CINA: epurato ex funzionario militare cinese di alto grado

Matthew Robertson, Epoch Times, 01.07.2014
Lunedì in Cina, con un gesto teatrale quattro funzionari di alto rango sono stati spogliati nello stesso giorno della loro iscrizione al Partito Comunista. Tutti colpevoli di affiliazione con la vecchia guardia del gruppo dirigente che Xi Jinping, attuale leader del Partito, sta sistematicamente eliminando.


Xu Caihou, la vittima più importante, è stato fino alla fine del 2012 il vice presidente della Commissione militare centrale, che esercita il controllo del Partito sull’Esercito di liberazione del Popolo. Quella carica, concessa a lui da Jiang Zemin, leader del Partito dal 1989 al 2002, lo ha reso uno degli uomini più potenti dell’esercito cinese.

Nella foto: Xu Caihou (R), ex vice-presidente della Commissione militare centrale, parla di Bo Xilai, ex membro del Politburo, durante la sessione di apertura del Congresso nazionale del popolo presso la grande sala del popolo di Pechino il 5 marzo 2012. Xu èstato recentemente epurato dal partito comunista cinese, apparentemente per corruzione

Dopo che Jiang ha formalmente lasciato la carica, la sua influenza sui membri del personale e sulla politica è continuata per almeno un decennio. Gli analisti del sistema politico cinese suggeriscono che Xi Jinping, con queste eliminazioni, stia sradicando la persistente influenza di Jiang, mantenuta tenacemente dai suoi seguaci in diverse parti del governo, del Partito e dell’esercito.

IL PUNTO DI VISTA UFFICIALE

Le dichiarazioni ufficiali riguardo Xu, sostengono che sia stato consegnato alla corte marziale per punizione. I severi editoriali degli organi mediatici controllati dal Partito hanno giustificato la decisione come parte della lotta contro la corruzione, una questione di vita o di morte per il Partito e per la Cina.

Una dichiarazione sul quotidiano People’s Daily, portavoce ufficiale della Partito, afferma: «L’indagine sulle gravi questioni connesse con Xu Caihou dimostra ulteriormente la chiara attitudine allo stretto controllo sul Partito e sull’esercito e l’atteggiamento di tolleranza zero nei confronti della corruzione».

Il bombardamento mediatico contro i crimini di Xu è stato chiaramente coordinato con Xinhua, agenzia di stampa ufficiale del regime, e con il People’s Liberation Army Daily, portavoce dell’esercito, traendo anch’essi i loro propri guadagni dagli sviluppi.
Xinhua ha dichiarato: «I quadri dirigenti a tutti i livelli devono nutrire in loro lo spirito del Partito, stabilire fermamente il loro atteggiamento marxista nei confronti della vita, dei valori, dell’autorità, della propria posizione e degli interessi personali e opporsi consapevolmente ad ogni sorta di incentivo e di prova».
Il People’s Liberation Army Daily ha scritto: «Il nostro esercito è il gruppo armato che esegue le missioni politiche del Partito. L’esercito tiene impugnate le armi e per gli elementi corrotti non ci sarà posto per nascondersi. Il requisito politico del Partito per l’esercito è che deve garantire la fedeltà assoluta, la purezza assoluta e l’assoluta affidabilità».

Tutti i canali ufficiali hanno dettagliatamente messo in risalto gli elementi formali del caso – la corruzione, l’uso improprio di una posizione di potere per favorire gli altri, l’appropriazione indebita da parte dei familiari e altro ancora – cogliendo l’occasione per mobilitare sostegno al di là delle rigide direttive di Xi Jinping.

POLITICHE FRAZIONISTE

Malgrado questo, un esame dei legami personali, dei percorsi di carriera e delle affiliazioni dei quattro individui eliminati dal Partito rivela una chiara serie di connessioni: tutti loro erano associati con o direttamente promossi da Jiang Zemin, ex leader del Partito, o Zhou Yongkang, ex zar della sicurezza da sempre protetto da Jiang Zemin, anch’esso ora epurato.

Jacqueline Newmeyer Deal, presidente del Long Term Strategy Group [società che opera principalmente nel settore nella gestione dei servizi di consulenza aziendale, ndt], di Cambridge in Massachusetts, ha scritto in una email: «Questi ultimi arresti ci inducono nuovamente a chiederci se Xi sia davvero un crociato che combatte la concussione e sradica la corruzione nell’Esercito di liberazione del Popolo, o se stia cercando in primo luogo di eliminare i suoi rivali politici.

La prevalenza delle motivazioni politiche sembra difficile da negare perché molti dei presi di mira sono stati associati con Bo Xilai e Zhou Yongkang. Sappiamo tutti che l’orbita della corruzione in Cina non è limitate a queste due stelle».
Secondo gli esperti, la cacciata di Xu Caihou rappresenta un caso di studio nelclientelismo politico e mostra l’importanza dei legami personali nell’influenzare la capacità del Partito Comunista a far valere effettivamente i propri comandi.

Cheng Xiaonong, analista politico attualmente residente negli Stati Uniti, che negli anni 80 ha condotto delle ricerche con un gruppo di esperti ufficiale sotto il leader riformista del Partito Zhao Ziyan, ha detto: «Xu Caihou è stato promosso da Jiang Zemin, e sotto di lui, lo stesso Xu è stato responsabile della promozione di molti ufficiali militari. Molti dei funzionari che non volevano attenersi agli ordini sono stati promossi da Xu Caihou».
Cheng ha detto: «Queste persone appartengono a Xu Caihou e lui appartiene a Jiang Zemin. È un gruppo e si difendono l’un l’altro. Un gruppo di interesse acquisito». Il generale Xu è stato anche ritenuto molto vicino a Bo Xilai, funzionario espulso dal Partito Comunista che sta scontando attualmente una condanna a vita in prigione.

Pertanto, nonostante che il generale Xu non eserciti alcun potere ufficiale e che sia stato braccato e punito per corruzione – un atto raro in Cina e che fa di Xu il membro militare di più alto grado ad essere stato eliminato in una generazione – invia un segnale chiaro e forte ai funzionari che ha portato in campo durante i suoi decenni di servizio.

Cheng ha detto: «Le persone che hanno dato dei soldi a Xu Caihou per la propria promozione adesso comprendono la situazione. Xi sta dicendo: “Siete tutti nei guai. Scegliete la lealtà politica o di essere arrestati?”, esprimendo il potere dinamico che in un certo senso rievoca il film ‘Il Padrino’. Xi Jinping sta usando il caso di Xu Caihou come una minaccia per i funzionari che restano, “Adesso la tua vita è nelle mie mani. Se vuoi sopravvivere, inchinati”».

IMPLACABILE

Gli osservatori concordano comunemente sul fatto che una volta che Xu è stato arrestato nel mese di marzo, vi erano poche possibilità che sarebbe stato trattato con delicatezza: ogni volta che un tale alto funzionario viene rimosso, la punizione è solitamente severa.

Gli altri funzionari che sono stati spogliati della loro appartenenza al Partito lo stesso giorno sono:

Jiang Jiemin, capo della Commissione di controllo e gestione delle Attività, agenzia governativa che sovrintende tutte le aziende statali in Cina, e ex presidente della China National Petroleum Corporation, la più grande compagnia petrolifera statale;

Li Dongsheng, vice ministro della pubblica sicurezza e capo dell’Ufficio 610, apparato di sicurezza extralegale istituito da Jiang Zemin il 10 giugno 1999, per coordinare e condurre la persecuzione del gruppo spirituale del Falun Gong;

Wang Yongchun, ex vice direttore della China National Petroleum Corporation, e membro sostitutivo del Comitato Centrale del Partito Comunista.

Questi uomini sono noti alleati frazionisti di Jiang Zemin e di Zhou Yongkang, come indicato dai loro percorsi di carriera, che nelle aree politicizzate della Cina come la sicurezza interna e il settore petrolifero, sono fortemente sostenuti dalla fedeltà personale e dalla lealtà. Zhou, noto per essere un padrino della redditizia industria petrolifera, è stato preso di mira l’anno scorso dagli investigatori anti-corruzione del Partito Comunista per essere totalmente eliminato. Jiang Jiemin e Wang Yongchun erano già stati messi sotto inchiesta nel mese di agosto 2013 per ‘gravi violazioni della legge e della disciplina’.

Bo Xilai e Zhou Yongkang, stretti alleati di Jiang Zemin, sono notoriamente ritenuti responsabili di aver complottato per rimuovere Xi Jinping dalla leadership al momento che è salito al potere nel 2012.

Gli analisti del sistema politico cinese intervistati in passato da Epoch Times dicono che il tentativo di golpe da parte di Jiang Zemin e dei suoi alleati è stato motivato dal desiderio di mantenere il controllo del Partito e di assicurarsi di non essere ritenuti responsabili per i crimini commessi nella persecuzione del Falun Gong, continuando quindi la loro campagna.

Secondo questa analisi, la disperazione di questi funzionari nel tenere le mani sulle leve del potere, ha a sua volta affrettato Xi Jinping a mettere in atto una eliminazione spietata e di vasta portata. I rapporti ufficiali sostengono che fino ad oggi oltre quattrocento funzionari sono stati rimossi dai loro incarichi – un numero sconosciuto a causa del loro coinvolgimento nella cricca di Jiang. Diversi funzionari sono morti a seguito delle torture inflitte loro durante gli interrogatori.

Fonte, Epoch Times http://www.epochtimes.it/news/epurato-ex-funzionario-militare-cinese-di-alto-grado—126615

English version:
A Top Former Chinese Military Official Purged

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