Cina; Il Governo ammette: organi espiantati dai condannati a morte
Il TG di RAI UNO, alle ore 22,20 del 26/8/2009, mostrando una folta schiera di prigionieri, ha riportato una dichiarazione ufficiale del Ministero della Sanità cinese, secondo la quale “ l’esecuzione capitale è immediatamente seguita dall’espianto di organi dai corpi dei condannati”, ignari dell’ulteriore offesa che li attende dopo la fine della vita.
“Gli organi prelevati per l’espianto provengono per il 65 % dai detenuti”, prosegue la dichiarazione, anche se la BBC aveva denunciato tre anni fa una provenienza del 95%. Non tragga in inganno l’attenuazione da 95% a 65%. La notizia della BBC nel 2006 fu del tutto silenziata in Italia. Almeno oggi, parola edulcorata di Ministero cinese, è arrivata.
La Laogai Res. Found. Italia ha denunciato, per prima nel nostro paese, il commercio degli organi prelevati senza consenso dai condannati a morte, prima con i convegni e le conferenze e poi con il volume “CINA, TRAFFICI DI MORTE” a cura di Maria Vittoria Cattania e Toni Brandi, Guerini e Associati editore, Milano 2008 (documentazione delle esecuzioni in dvd allegato) e la stretta connessione tra la crescente richiesta di organi da impiantare e il crescente numero di esecuzioni in Cina.
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