CINA, il lato oscuro nel fare affari nel paese più popoloso del mondo

Negli affari, essere ben informati è determinante per il successo di una impresa. Conoscere i propri rischi è molto importante. Quando si tratta di stringere operazioni economiche in Cina, c’è un lato oscuro. E’ opportuno essere molto accorti, dato che i vostri principi potrebbero essere in gioco.

ESSERE INFORMATI SUI PROPRI CONTATTI

La maggior parte delle attività produttive cinesi sono gestiste dai più alti funzionari del PCC(Partito Comunista Cinese) o sono fortemente influenzate da essi.

E’ risaputo che un piano di affari ha buone possibilità di essere portato a termine se si ha una chiara strategia per sfruttare l’influenza di alti funzionari.

Per esempio Jiang Zemin, ha ordinato la repressione del Falung Gong nel 1999 (una antica disciplina spirituale ben radicata in estremo oriente) e ha anche scatenato la epurazione dai ranghi dello stesso Partito.

Chi appoggiava attivamente la campagna sanguinaria veniva promosso, viceversa chi si rifiutava o difendeva le persone, che sapeva non avevano fatto nulla di sbagliato,veniva punito .

Oggi , la grande maggioranza dei funzionari a livello cittadino,provinciale e nazionale hanno avuto un ruolo nel reprimere il Falun Gong e tuttora opprimono anche coloro i quali osano contestare il Governo cinese.

Questi funzionari hanno acceso l’odio contro i residenti locali. Milioni di persone innocenti sono state mandate nei campi di lavoro forzato dove viene prodotto dai prigionieri ogni genere di manufatti a costo zero e, in alcuni casi, stabilito premi monetari per le torture perpetrate in suddetti campi.

Gli abusi in Cina sono legati ai prodotti che acquistiamo.

Nei famigerati Laogai (Sistema di campi di detenzione, ancora oggi ce ne sono attivi più di mille), il Regime Comunista ha imprigionato, torturato e ucciso milioni di individui fra uomini, donne e bambini.

A partire dal 2001 i principali colpevoli, tuttora ricoprenti incarichi determinanti nel Governo Cinese e altri, sono stati denunciati per genocidio, torture e crimini contro l’umanità in 15 paesi.

Chiunque voglia costruire una attività commerciale o intrattenere collaborazioni commerciali nel Paese più popolato al mondo, non può ignorare tutto questo.

QUELLO CHE NON VIENE MAI DETTO

Uno degli aspetti più complicati degli affari internazionali è destreggiarsi fra le pratiche amministrative e normative del Paese in cui si opera.

In Cina, ciò significa comprendere quanto sia importante interagire con il PCC (dato che i principali posti governativi sono occupati da membri del Partito).

I funzionari cinesi spesso saggiano il terreno con le aziende dicendo se sono disposte a mettere da parte i doveri morali e legali per accattivarsi l’appoggio del regime e ricavare un profitto.

Esempi di imprese estere in Cina che hanno ricevuto pressioni per assistere il regime nel sua repressione, abbondano.
Per esempio, Mary Kay, uno dei più grandi distributori di cosmetici al mondo, si è ritrovata in difficoltà nel 2003 quando sono emerse notizie secondo le quali gli addetti alle vendite in Cina dovevano firmare un modulo in cui dichiaravano di non praticare il Falun Gong, prima di poter essere assunti.

La scoperta ha suscitato la rabbia dei membri del congresso americano. Mary Kay è stata costretta ad un imbarazzante dietrofront e a un sforzo prolungato di pubbliche relazioni per recuperare la propria immagine.

Per cui quando si fanno affari in Cina, specialmente su larga scala, sappiate che state operando in un sistema di stampo mafioso. In questo ambiente corrotto e violento, ci sono regole che bisogna rispettare.

Azioni che vi verrà chiesto di adempiere, a volte illegali, moralmente condannabili, che potrebbero favorire ed essere complici di epiloghi mortali.

A VOI LA SCELTA

Prima di intraprendere affari in Cina, è obbligo che vi domandiate quali siano le vostre priorità, se ritenete che il rispetto dei diritti umani non venga preso in considerazione e venga tenuto lontano dalle questioni economiche.

Se la vostra capacità di giudizio su ciò che è giusto o sbagliato è stato gradualmente sostituto dal calcolo del guadagno e della perdita.

Occorre riflettere accuratamente sul valore e la portata delle proprie azioni e quali conseguenze queste potrebbero avere.

Non è solamente una questione commerciale ma morale e di coscienza, per chi ancora crede ai veri valori della vita e a quei sani principi immutabili nel tempo.

Quando i valori e i principi si indeboliscono, ciò che era immorale, diventa accettabile e giustificabile

Gianni Taeshin Da Valle, Laogai Research Foundation, 12/06/2014

 

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