Cina: migliaia di tigri lasciate morire per produrre “liquore”
Tra i vari parchi che ospitano i preziosi felini, il parco Xiongsen di Guilin conta ben 1.800 esemplari.
Il Parco degli orsi e delle tigri Xiongsen di Guilin in Cina di proprietà del signor Zhou ospita ben 1.800 felini, numeri da record, infatti è la popolazione più numerosa al mondo di felini in cattività. Il parco apre ai visitatori ogni pomeriggio alle 14:30, dove si susseguono vari spettacoli con alcuni felini e altri animali ben addestrati per poi rispedirli a fine esibizione nelle loro vecchie gabbie.
Nel 2007 un’inchiesta del South China Morning Post si occupò del Parco Xiongsen
Nel 2007 il Parco Xiongsen ha ricevuto pesanti critiche dal quotidiano South China Morning Post per via dei suoi spettacoli cruenti e dei cibi serviti dal ristorante sito nella riserva stessa. All’epoca il parco a differenza di oggi, contava centinaia di visitatori al giorno ma nella top list dei suoi spettacoli c’era uno show troppo cruento: dei vitellini vivi venivano dati in pasto alle tigri e la folla (adulti e bambini) assistevano al macabro spettacolo. Non finisce qui, come detto prima nel ristorante del parco si potevano ordinare dei “piatti prelibati”, carne di leone o di tigre ma anche la costosissima zampa di orso. Grazie all’inchiesta il ristorante venne chiuso e il parco rinunciò al macabro spettacolo, tuttavia il polverone mediatico non sembra aver intimidito il losco giro d’affari.
Oggi il parco non è più popolare come un tempo, con la media di visitatori giornalieri non può permettersi il sostentamento dei 1.800 felini ma il vero affare è un altro, il liquore di tigre. A pochi chilometri dal parco infatti viene prodotto il tanto richiesto liquore dalle carcasse delle tigri morte per “causa naturale” o almeno così dicono. Il procedimento è semplice ma lungo, le ossa dei felini vengono lasciate a macerare nel vino di riso per ben otto anni, il liquido dopo viene lavorato, imbottigliato e venduto al popolo cinese. Questo prodotto viene apprezzato per le varie proprietà curative, in particolar modo per i reumatismi. La questione poco chiara è che Pechino ha firmato la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione eppure il Governo cinese permette questo commercio dichiarando che l’allevamento in cattività sia di ostacolo al bracconaggio. Il business del liquore di tigre intanto cresce a vista d’occhio, sono grossomodo 200 le strutture di questo tipo presenti nel paese e la cifra degli animali in cattività raggiunge i 6.000 esemplari,c’è solo da sperare che questi poveri felini tenuti in cattività non siano soltanto “carne da macello”, per fermare tutto questo comunque si può firmare una petizione.
Blastingnews,01/05/2016
English article,Daily Mail:
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