Cina: monaco buddista si immola col fuoco, aperta inchiesta

Un monaco buddista si è suicidato immolandosi col fuoco nella provincia cinese di Qinghai, provincia nell’ovest della Cina vicina alla regione autonoma del Tibet e nella quale vive una fetta importante di popolazione tibetana. Lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa cinese Xinhua (Nuova Cina), precisando che l’uomo, identificato come Nyage Sonamdrugyu, di 40 anni, si è dato fuoco per motivi ancora da chiarire e che sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta. Il monaco era un membro del monastero di Nyanmo, nella prefettura tibetana di Golog, e occupava una posizione elevata nella gerarchia religiosa buddista. Si tratta del 15esimo atto di immolazione compiuto in meno di un anno nelle zone tibetani cinesi. Secondo informazioni diffuse dal governo tibetano in esilio, che hanno sede nella città indiana di Dharamsala, il monaco, identificato col nome di Sonam Wangyal, avrebbe compiuto il gesto estremo per protestare contro l’assenza di libertà religiosa nelle regioni tibetane cinesi.

Fonte: Atlas web, 9 gennaio 2012

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