Plastinazione di cadaveri. Degenerazione della moralità umana (video)
I cadaveri plastificati rappresentano oggi un oggetto da mettere in mostra. In numerosi parti del mondo musei ospitano questi corpi a puro scopo esibizionistico. Ma a chi appartenevano quei corpi? come sono morti?
Il Dottor Gunther Von Hagens, inventore del processo di plastificazione dei cadaveri ha ammesso di aver ricevuto dalla Cina corpi con i segni dell’esecuzione.
All’interno di una serie di edifici non segnati, centinaia di lavoratori cinesi, alcuni seduti in formazioni tipo catena di montaggio, fanno la pulizia, il taglio, la dissezione, la conservazione e re-engineering cadaveri umani, e li prepara per il mercato internazionale mostra del museo.
Milioni di persone accorrono a vedere “Body Worlds” e mostre simili, una orribile nuova metropolitana mini-industria emersa in Cina.
L’abbondanza di manodopera a basso costo, un facile accesso ai cadaveri favoriscono questo business macabro anche in Europa e Stati Uniti.
Numerose fabbriche di corpi cinesi hanno aperto negli ultimi anni.
Queste aziende sono regolarmente compilati ordini, mostrano come avviene la spedizione e conservata “la merce”. Addirittura c’è una agguerrita concorrenza tra i produttori che sfociano in accuse di furto di diritti d’autore, concorrenza sleale ecc.
In tutto il mondo la Cina ha una reputazione per aver permesso un fiorente commercio di organi e di altre parti del corpo. Attivisti dei diritti umani hanno fatto irruzione nelle mostre chiedendo da dove provengono i corpi; i musei dicono di aver improvvisamente “dimenticato” chi ha fornito i loro corpi.
Implicati funzionari di polizia compiacenti e università di medicina che regolarmente cambiano le loro affermazioni su ciò che hanno fatto con i corpi nei loro campus.
Nel mese di giugno del 2012, la polizia nella città di Dandong, circa 190 km a nord est da Dalian, ha scoperto circa 10 cadaveri in un cortile di un contadino. I corpi sono stati utilizzati da una società finanziata straniera.
Il governo cinese ha dichiarato, che è stato illegalmente coinvolto nel business di conservazione del corpo.
Una delle ultime mostre a Iesolo il 31/05/2015
Ci furono nove tra svenimenti, capogiri improvvisi e nausea, su quarantasei tra genitori e figli arrivati a Jesolo con un pullman dal Trentino Alto Adige per vedere la mostra Real Bodies.
AVVISO: nei video sono riportate immagini forti che possono urtare le persone più sensibili
‘Human harvest: China’s illegal trade’ (Prelievo umano: Il commercio illegale cinese) è stato diretto da Leon Lee nel 2014 e da allora è stato trasmesso in tutto il mondo, girando vari festival. E’ stato premiato anche con il Michael Sullivan Frontline Award.
A febbraio del 2015 una mostra di cadaveri fu ospitata nei locali dello Spazio Eventi Tirso (SET), il tema della mostra “ IL CICLO DELLA VITA”.
Ecco alcuni trafiletti di un articolo apparsi su Agenzia Radicale del 24/11/2014: “Body Worlds: lo spettacolo dell’anatomia messa a nudo”, e come viene pubblicizzata.
Ad ospitarla questa volta sono i locali dello Spazio Eventi Tirso (SET) di Roma, visitabile fino al 15 febbraio 2015, una struttura dall’archittettura postmoderna di vetro, cemento, resine e metallo nel cuore della Capitale, percorsa da luci ed ombre, che s’adatta perfettamente allo splendore chirurgico dei campioni presentati
È quindi più una celebrazione della vita, che si snoda in un percorso comprendente tutte le fasi dell’esistenza, dallo sviluppo dell’embrione alla vecchiaia, attraversandone tutti gli stadi senza alcuna forma di compiacimento macabro fine a sé stesso.
L’alto valore didattico dell’operazione è evidente e rende la mostra appetibile ad un pubblico vasto, di tutte le età sono oltre centomila a tutt’oggi in Italia gli studenti tra scuole primarie, secondarie e gruppi universitari che l’hanno visitata.(…)
Mostra Human Body, Scienza o Degenerazione della Moralità Umana
Quando la coscienza diviene corrotta, ciò che era immorale diventa giustificabile, e ciò che era condannabile diventa encomiabile.
Gianni Taeshin Da Valle, Laogai Research Foundation Italia ONLUS, 28/02/2016
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