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Cina: Politica del figlio unico, slogan con intimidazioni “Anti-Figli” per le città.

In una società democratica è difficile riuscire a comprendere come lo Stato cinese possa controllare la fertilità di milioni di individui. Il tutto inizia con una propaganda “anti-bambino” nelle scuole e sul posto di lavoro per finire con intimidazioni attraverso striscioni e slogan affissi ovunque.

In editing fotografico sono riportate alcune foto che rappresentano la tipologia di minaccia utilizzata dalle autorità contro tutte quelle donne che potrebbero essere incinta di bambini “illegali”.

Foto 1
该流不流扒屋牵牛
(“Si dovrebbe abortire. Nel caso non si sia abortito la casa verrà distrutta e sarà confiscato il bestiame)”

Foto 2
宁可血流成河, 不准超生一个
(“Anche se sanguini come un fiume, non puoi dare alla luce un altro figlio”) – Provincia dello Hunan

Foto 3
该扎不扎, 关人作押, 该流不流, 折房牵牛。
(“Se dovresti essere sterilizzata e non lo sei, sarai rinchiusa e perseguitata. Se dovresti abortire e non lo hai fatto, la tua casa sarà demolita e il tuo bestiame sarà portato via”)

Foto 4
外出的叫回来, 隐瞒的挖出来 计划外怀孕的坚决引下来 该扎的坚决拿下来
(“Richiama quelli che si trovano lontano, tira fuori quelli nascosti. Le donne che portano avanti una gravidanza illegale, devono essere assolutamente sterilizzate”)

Foto 5

该环不环, 该扎不扎, 见了就抓.
(“Se dovresti indossare un IUD e non ce l’hai, o se dovresti essere sterilizzata e non lo sei, verrai arrestata immediatamente”)

Foto 6
拒不放环, 结扎和缴交超生款的, 砸!
(“Coloro che non abortiscono, non si fanno sterilizzare, pagano per avere più bambini rispetto a quanto stipulato dalla legge, verranno picchiati”)

Questo tipo di campagna aggressiva costringe molte donne a fuggire. Nella provincia del Liaoning, così come in molte altre, viene utilizzata anche la tattica della pressione di gruppo.

In queste province, la nascita di un secondo figlio viene concessa solo se il parto non avviene in modo illegale. Se anche solo un figlio è nato illegalmente, non è permesso partorire una seconda volta e le donne che portano in grembo il secondo figlio, devono abortire.

Steven Mosher, che ha vissuto in Cina per diversi anni ed è stato un diretto testimone degli aborti forzati, ha commentato: “E’ difficile immaginare l’ostilità e l’isteria che questi gruppi di pressione genererebbero nella comunità di un piccolo villaggio verso qualcuno che voglia minacciare di infrangere le regole”

Tra le strade, sul posto di lavoro, in televisione o nei giornali, la popolazione cinese è costantemente bombardata da una propaganda “anti-persona”. Giorno dopo giorno questo processo plasma a tal punto le menti di ogni singolo individuo tanto da allontanare le madri incinta e i propri mariti da ogni possibile reazione e contrattacco.

Life Site News, 22/Aprile/2014

English version:
‘You must abort!’: Shocking photos show China’s one-child policy in action [1]