Cina: Processo a Bo Xilai depoliticizzato per mantenere equilibri nel regime

Jane Lin, The Epoch Times, 29.08.2013

Sebbene i media di Stato cinese abbiano affermato che il processo di Bo Xilai abbia mostrato un’apertura e una trasparenza senza precedenti, gli esperti sul Partito Comunista Cinese sostengono sia stato un processo-farsa: le preoccupazioni chiave del Partito sono state quelle di garantire che il processo non distruggesse l’equilibrio del potere politico nel regime, minimizzando così il danno.

In un incontro del Politburo a fine settembre 2012, i principali leader del Partito hanno annunciato la decisione di trasferire il caso di Bo agli organi giudiziari dopo aver letto un rapporto d’indagine consegnato dalla Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare, l’agenzia anticorruzione del Partito.

( Nella foto: Bo Xilai, ex membro del Politburo, si frappone tra due guardie al Tribunale Intermedio Jinan nella provincia di Shandong per il primo giorno del suo processo il 22 agosto)

Il resoconto mostra che Bo ha abusato del suo potere e sostenuto la principale responsabilità nell’incidente di Wang Lijun – dove quest’ultimo ha tentato di disertare in un consolato americano – e nell’insabbiamento dell’omicidio di Neil Heywood, presumibilmente eseguito da Gu Kailai, sua moglie. È stato anche accusato di aver ricevuto mazzette sia personalmente che attraverso la sua famiglia e di aver avuto o mantenuto impropri rapporti sessuali con diverse donne. L’indagine ha inoltre scoperto delle prove che suggeriscono il suo coinvolgimento in altri crimini, secondo il portavoce di Stato Xinhua.

Tuttavia, la pubblica accusa ha ridotto le accuse a «corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere»

Secondo Heng He, un commentatore politico di Ntd Television, un canale televisivo in lingua cinese, il processo di Bo poggia sullo spoliticizzare il caso facendo cadere tutte le accuse politiche e concentrandosi solo su accuse penali.

La preoccupazione chiave del Partito è di bilanciare attentamente il potere politico, secondo quanto riferisce Heng He. Perciò tentare di spoliticizzare il caso significa minimizzare il danno del Partito. Heng sostiene che Bo e la pubblica accusa devono aver già raggiunto un consenso sulla depoliticizzazione del caso e questo sarebbe il motivo per cui nessuno ha oltrepassato la linea nel fare accuse più forti o commenti sulla natura del Governo monopartitico in Cina.

Secondo un recente articolo di He Qinglian, commentatore politico ed economico, il motivo per cui Bo ha osato rinnegare le precedenti dichiarazioni fatte durante l’indagine, consiste nel suo pedigree da principino. Bo ha molti sostenitori tra i principini – secondo quanto scritto dal signor He – sin dal suo arresto, ci sono stati articoli su come Xi Jinping, anch’esso principino, abbia fatto degli sforzi per tranquillizzare i sostenitori principini di Bo, tra cui: l’ex vice ministro Chen Yuan, presidente di China Development; Liu Yuan, generale e commissario politico dell’Accademia delle Scienze Militari del Pla e figlio dell’ex capo di Stato Liu Shaoqi; e Zhang Haiyang, un generale del Pla.

Un altro motivo, secondo Heng He, risulta dal fatto che Bo è consapevole che le prove raccolte dal comitato disciplinare del Partito non possono essere usate in tribunale. Bo conosce le scappatoie del sistema legale meglio della pubblica accusa, secondo quanto sostiene Heng He.
Processo-farsa

He Qinglian afferma che questo è un tipico esempio di processo-farsa solitamente tenuto per funzionari di Partito di alto rango. In generale i processi per questo tipo di funzionari devono essere preparati in anticipo, secondo quanto riferito da il signor He.

Il processo di Chen Lianyu, ex segretario di Partito di Shanghai e membro del Politburo, è stato «provato meticolosamente, con attenzione ai dettagli» e «perfino quando lasciar prendere una pausa a Chen e usare la toilette sono stati attentamente pianificati», riporta un articolo di He citando l’avvocato di Chen.

Heng He ha inoltre definito il processo come un ‘processo-farsa con verdetto predeterminato’ poiché le autorità intendevano dare a Bo spazio di discutere su alcune questioni secondarie, facendolo sembrare un vero processo; Bo ha risposto in tribunale per portare avanti la sua «eredità politica» in caso possa tornare in futuro.

La pubblica accusa pensa probabilmente che le accuse di corruzione e appropriazione indebita siano sufficienti per impedire il ritorno di Bo e, facendo ciò, il Partito sarà al sicuro, secondo quanto riferisce He.

Tuttavia – secondo Heng He – raccogliere le prove di corruzione e appropriazione indebita in Cina, è un compito estremamente difficile. In tutti i casi di corruzione, un funzionario di Partito di solito non mette il suo denaro guadagnato illecitamente nelle banche e afferma sempre di essere innocente. La moglie dell’accusato, i figli o i familiari di solito accettano mazzette – spesso in contanti – per conto suo.

Heng He ha anche commentato che il processo non ha dimostrato apertura e trasparenza, dato che a nessuna telecamera o giornalista è stato permesso di entrare in aula e le registrazioni sono state censurate prima di essere postate su Weibo.

He dubita anche che Xi Jinping otterrà qualche vantaggio politico dall’aver mostrato un «processo aperto» come questo, dato che la maggior parte delle persone sono convinte della falsità del processo.

Fonte: http://www.epochtimes.it/news/processo-a-bo-xilai-depolitcizzato-per-mantenere-equilibri-nel-regime—123956

English Version:
http://www.theepochtimes.com/n3/268961-trial-of-bo-xilai-was-depoliticized-to-maintain-balance-of-power-in-regime/

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