Cina: protesta ambientalista, lacrimogeni su corteo

Ennesimo episodio di protesta popolare in Cina. Ad Haimen, una citta’ nella provincia del Guangdong, cuore pulsante industriale del ‘gigante asiatico’, la polizia in assetto anti-sommossa ha dovuto usare i gas lacrimogeni e i manganelli per disperdere una folla che aveva assalito alcuni edifici governativi. Lo hanno riferito testimoni. I manifestanti chiedevano il trasferimento di un impianto industriale alimentato a carbone perche’ produrrebbe residui tossici e dannosi per la salute. Secondo le fonti c’e’ una vittima, un quindicenne, e oltre un centinaio di persone sono state selvaggiamente picchiate. Le telefonate all’ufficio del governo locale per avere conferma della notizia non hanno ricevuto risposta; e una donna che ha risposto all’ufficio di polizia ha smentito che ci siano state proteste nella citta’. Haimen e’ ad appena 115 chilometri dal villaggio di Wukan, i cui abitanti sono da giorni in aperta rivolta contro il governo locale per quelle che considerano le confische illegali dei loro terreni. Non sembra esserci alcun collegamento con i due episodi che, pero’, sono un evidente segno della tensione che cova sotto le ceneri della societa’ cinese, soprattutto nel Guangdong, la provincia piu’ ricca e il centro manifatturiero del Paese.

Fonte: AGI.it, 20 dicembre 2011

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