Cina. Schietta rivista politica cinese costretta a piegarsi al Partito Comunista
Lu Chen, Epoch Times27,09,2014
Il Yanhuang Chunqiu (che significa approssimativamente ‘Gli annali dell’Imperatore Giallo’), una delle riviste più politicamente liberali della Cina, ha recentemente ricevuto l’avviso che sarebbe stata costretta a sottostare all’autorità di un’organizzazione governativa, un’azione che i redattori temono limiterà le pubblicazioni del periodico.
Secondo quanto riporta l’emittente internazionale tedesca Deutsche Welle, il 17 settembre il Yanhuang Chunqiu ha ricevuto la comunicazione dall’Amministrazione statale di stampa, pubblicazioni, radio, film e televisione (Sapprft), un apparato ufficiale di censura e di controllo dei media del regime cinese, che era tenuto a trasferire la sua affiliazione alla Accademia Nazionale cinese delle Arti che ricade sotto il Ministero della Cultura.
Nella foto Daozheng Du, presidente della rivista politica cinese Yanhuang Chunqiu. Du teme che l’indipendenza della rivista verrà influenzata a seguito del suo affidamento a un’organizzazione sotto il Ministero della Cultura.
Il periodico è attualmente affiliato con l’Associazione cinese per la cultura Yan Huang che è classificata come organizzazione sociale. In Cina tutte le pubblicazioni sono tenute a registrarsi con un ente ufficiale – ma l’azione in questo caso è stata pensata con l’obiettivo di mettere il Yanhuang Chunqiu sotto stretta sorveglianza e controllo del Partito Comunista.
La Deutsche Welle riporta che la rivista sarà fatta chiudere se non conclude il cambio di registrazione nell’arco di due mesi.
Dalla sua istituzione nel 1991, la Yanhuang Chunqiu è stata un’esplicita promotrice del governo costituzionale e della riforma politica, richiedendo la tutela dei diritti umani, la libertà di parola e la libertà di stampa. Ha pubblicato numerosi saggi in sostegno delle visioni politiche degli ex leader del Partito Comunista Hu Yaobang e Zhao Ziyang, il primo morto e l’altro purgato a seguito delle proteste del 4 giugno 1989 in favore della democrazia.
Un certo numero di funzionari di Partito in pensione hanno collaborato con il Yanhuang Chunqiu in qualità di manager e scrittori. Il presidente della rivista Du Daozheng è l’ex direttore della Sapprft, quell’agenzia di censura che adesso sta tagliando le sue ali.
Il 91enne Du ha detto alla Deutsche Welle: «Il Yanhuang Chunqiu è stato in effetti gestito come una società privata, ma lo Stato ci ha imposto di indossare il ‘cappello rosso’ delle imprese di proprietà statale. In 23 anni non abbiamo mai ricevuto dal Governo un soldo, un semplice alloggio o una qualsiasi autorizzazione».
Du ha osservato che l’ordine è arrivato senza alcuna comunicazione preventiva, in un modo completamente privo di cortesia.
Du teme che dopo il trasferimento l’indipendenza della rivista sarà limitata dalle autorità. Ha detto: «Dopo il passaggio sotto il Ministero della Cultura… penso che diverrà parte ‘dell’esercito ufficiale’ del regime».
«Interferirà inevitabilmente con il nostro personale e con la nostra proprietà e soprattutto interferirà con le nostre pubblicazioni e le limiterà. Il Yanhuang Chunqiu diverrà allora come il Quotidiano del Popolo e il Qiushi, ovvero la voce dello Stato e della burocrazia».
Du ha detto che lui e i suoi colleghi si batteranno per il loro diritto di mantenere la schietta visuale della rivista, ma sono anche pronti a sopprimerlo completamente. «Non gestirò un giornale come il Quotidiano del Popolo o il Qiushi». Qiushi, che significa ‘in cerca della verità’, è il nome di un noto periodico cinese dall’ideologia comunista che fornisce interpretazioni sempre autorevoli e ortodosse della politica del Partito.
L’attuale interferenza non è la prima per il Yanhuang Chunqiu. Nel gennaio 2013 le autorità hanno oscurato il suo sito web sostenendo che era stato omesso il rinnovo delle informazioni di registrazione.
Du aveva indicato a quel tempo che la chiusura del sito non era venuta a seguito di un ordine del nuovo leader del Partito Xi Jinping, in quanto lui «continuava a sottolineare l’importanza della costituzione». Anche suo padre Xi Zhongxun aveva una volta scritto un commento inerente al Yanhuang Chunqiu, lodandolo come un «buon media».
Considerato che la Sapprft è sotto il controllo di Liu Yunshan, membro del Comitato permanente del Politburo e stretto sostenitore dell’ex leader del Partito Jiang Zemin, una possibile fonte dell’attuale ostruzione – sebbene non menzionata da Du – è costituita dagli alleati di Jiang.
Fonte,Epoch Times, http://www.epochtimes.it/news/schietta-rivista-politica-cinese-costretta-a-piegarsi-al-partito-comunista—127146
Articolo in inglese: Outspoken Chinese Political Journal to Be Forced Into Party Fold
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