Cina Tibet, picchiati manifestanti in difesa dell’ambiente
Gu Qinger The Epoch Times, 28.08.2013
La scorsa settimana nella contea di Zaduo, nella regione autonoma di Yushu della provincia dello Qinghai, più di cento Tibetani sono stati feriti in una violenta repressione da parte delle forze armate di sicurezza cinesi mentre manifestavano pacificamente contro le attività minerarie su vasta scala della zona, secondo quanto riferito da Tibetani fuori dal Tibet in contatto con le persone nelle zone colpite.
Mentre i minatori si riunivano per lavorare nei distretti di Aduo, Zhaqing e Sahuteng il 14 agosto, più di mille Tibetani si sono radunati in ogni distretto per protestare.
(Nella foto: Migliaia di Tibetani in protesta per proteggere l’ambiente nella contea di Zaduo, regione autonoma di Yushu della provincia dello Qinghai il 16 agosto 2013)
Molti Tibetani tenevano degli striscioni e gridavano degli slogan come «fermate la distruzione dell’ambiente». La polizia li ha picchiati con dei bastoni elettrici e ha spruzzato dei gas lacrimogeni sulla folla. Alcuni manifestanti sono stati arrestati.
In un’intervista telefonica a Epoch Times, Gongjuedunzhu, un tibetano originario della contea di Zaduo e ora esiliato in India ha detto: «molti soldati sono arrivati la sera del 15 agosto. Si sono uniti ad altri 500 poliziotti e al personale militare, che è arrivato con 60 camion. Quindici camion si sono recati nel distretto di Aduo e 45 in quello di Zhaqing. C’erano circa 1.200, 1.000 e 1.500 manifestanti tibetani ad Aduo, Zhaqing e Suhuteng rispettivamente».
«Circa alle sei del pomeriggio la polizia e i militari hanno cominciato a sparare gas lacrimogeni per disperdere la folla. Molti manifestanti sono stati colpiti fino a perdere conoscenza e non appena hanno ripreso conoscenza e si sono alzati, sono stati picchiati con i bastoni elettrici».
«La polizia e i militari hanno anche distrutto molte auto e moto di proprietà dei Tibetani. Molte persone sono state ferite ma nessuna statistica dettagliata è disponibile dato che l’area è ancora sotto lo stretto controllo delle autorità. Tuttavia, sappiamo che 14 persone di Zhaqing sono andate in ospedale. La sera del 16 agosto, una repressione simile si è verificata anche ad Aduo».
Attualmente, Zaduo è strettamente difesa dalla polizia e dal personale militare. Ai Tibetani non è permesso viaggiare e i telefoni cellulari sono stati confiscati.
Suonan, un tibetano esiliato in Svizzera, ha raccontato a Voice of Tibet che il regime comunista cinese ha inviato un grande gruppo di polizia e personale militare per reprimere brutalmente i Tibetani in protesta ad Aduo, usando fucili, gas lacrimogeni e bastoni elettrici ad alto voltaggio.
Gesangjian, un altro tibetano esiliato in India, ha detto a Voice of Tibet: «è tradizione e credenza del Buddismo Tibetano non danneggiare l’ambiente naturale. Di fronte allo scavo su vasta scala come pianificato dalle autorità locali, i Tibetani combatteranno sicuramente contro gli scavi distruttivi».
Al momento di quest’articolo, tutte le zone colpite sono state strettamente monitorate dalle autorità cinesi.
Fonte: http://www.epochtimes.it/news/tibet-picchiati-manifestanti-in-difesa-dell-ambiente—123941
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