Cina-Vaticano: Santa Sede chiede rispetto norme per nuovo vescovo

”Mi auguro che se l’ordinazione avra’ luogo si rispettino le norme della Chiesa cattolica, cioe’ che i fedeli siano informati circa l’approvazione del candidato da parte della Santa Sede, e che alla celebrazione liturgica non partecipi nessun vescovo illegittimo”. Cosi’ il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha risposto alle domande dei giornalisti sull’ordinazione episcopale in Cina, in programma il 30 novembre, del sacerdote Luo Xuegang, nella diocesi di Yibin, nel Sichuan. ”Ho visto circolare questa notizia nei media”, ha spiegato padre Lombardi, aggiungendo che ”se cio’ avvenisse, si tratterebbe di un candidato, che e’ approvato dalla Santa Sede”. Secondo il portavoce vaticano, inoltre, se ci sara’ la corretta informazione ai fedeli sul ”si”’ della Santa sede e se alla cerimonia non parteciperanno vescovi illegittimi, ”in tal caso, l’evento sarebbe un incoraggiamento per la comunita’ cattolica”. Anche se sul nome di padre Luo Xuegang, 47 anni, sacerdote da 20, come nuovo vescovo coadiutore della diocesi, c’é il beneplacito della Santa Sede, e anche se il vescovo consacrante, il 95/enne mons. Giovanni Chen Shizhong è da tempo in comunione col Papa, tra i fedeli locali c’é il timore che alla cerimonia – e come vescovo co-consacrante – intervenga mons. Paolo Lei Shiyin, vescovo illecito e scomunicato della vicina diocesi di Leshan. Mons. Lei è stato ordinato lo scorso 29 giugno senza il permesso della Santa Sede. Dopo la sua ordinazione, il Vaticano ha emesso un duro comunicato, condannando il gesto, lesivo della fede cattolica e della libertà religiosa. Alla cerimonia infatti alcuni vescovi sono stati costretti a partecipare con la forza. La partecipazione di Lei Shiyin all’ordinazione del 30 novembre è però quasi certa: egli è infatti presidente dell’Associazione patriottica e del Comitato per gli affari della Chiesa nella provincia del Sichuan, con molti appoggi fra le autorità governative. Per la Santa Sede, invece, Lei Shiyin, essendo scomunicato latae sententiae, non ha diritto di partecipare alla messa.

Fonte: ANSA.it , 29 novembre 2011

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