Diciassettemila euro per entrare illegalmente in Italia e altro denaro, solo per chi poteva permetterselo, per avere il permesso di soggiorno attraverso falsa documentazione fornita dall’organizzazione. Dopo circa due anni di indagini i carabinieri della Compagnia di Savigliano (Cuneo), coordinati dalla locale procura, hanno concluso l’operazione Eastward che ha portato a sgominare una banda criminale italo-cinese che faceva arrivare clandestinamente in Italia giovani cinesi provenienti dalla provincia di Zhejiang, quasi tutti destinati a lavorare in cave di pietra, aziende agricole e laboratori del cuneese.

I militari hanno arrestato per associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina e allo sfruttamento di manodopera clandestina, due cinesi di 42 e 43 anni, e un italiano di 53 anni e hanno denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, altre otto persone, quattro cinesi e quattro italiane, tutte residenti in provincia di Cuneo. Nell’ambito dell’inchiesta altri 71 cinesi sono stati indagati per aver presentato false dichiarazioni per ottenere il permesso di soggiorno in Italia e uno e’ stato arrestato per aver dichiarato false generalita’.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori gli arrestati, in contatto con complici in Cina, organizzavano il viaggio in Italia dei clandestini che pagavano 17mila euro, la meta’ dei quali versati in Cina e l’altra meta’ all’arrivo in Italia. La base operativa del gruppo criminale era in un laboratorio tessile gestito dalla cinese arrestata e dove i carabinieri, nel corso di una perquisizione, hanno scoperto un passaggio segreto utilizzato per far fuggire i clandestini in caso di controlli. Complessivamente sono stati sequestrati due laboratori tessili, 20 mila euro in contanti e varia documentazione.

AdNkronos, 14 marzo 2009