Confermata multa contro dissidente Ai Weiwei, rischia carcere

Un tribunale cinese ha confermato oggi la multa da 2,4 milioni di dollari per evasione fiscale contro il più famoso dissidente cinese, Ai Weiwei, mettendo fine alla sua lunga battaglia legale con le autorità e aprendo la strada ad una sua possibile carcerazione nel caso in cui non pagasse. Ai ha già pagato una parte della multa, ma la sconfitta nel secondo appello presume che l’artista, famoso nel mondo, rischi l’arresto nel caso in cui non dovesse pagare la parte restante, pari 6,6 milioni di yuan (1,05 milioni di dollari), in un caso che ha ulteriormente danneggiato la già scarsa reputazione della Cina in tema di diritti umani. Ai, i cui 81 giorni di detenzione lo scorso anno hanno provocato critiche internazionali, ha detto a Reuters di non aver intenzione di pagare perché sarebbe un tacito riconoscimento della legalità del caso, che ha sempre detto di essere stato inventato contro di lui. “Se dovrò andare in carcere, non c’è niente che posso fare”, ha detto Ai. “Questo paese non ha equità e giustizia, anche se pagassi i 6 milioni di yuan, potrei ancora andare in carcere. Non hanno bisogno di scuse per arrestarmi, possono trovarne un’altra in qualsiasi momento”. Il caso è ampiamente ritenuto dagli attivisti un tentativo di imbavagliare l’artista, che ha ripetutamente criticato il governo cinese, sostenendo che si faccia beffe della legge e dei diritti dei cittadini.

Fonte: Reuters Italia, 27 settembre 2012

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