Controllo di prodotti con marchio collettivo contraffatto
In data 5 luglio 2011 è stata approvata dal Consiglio Regionale della Regione Lombardia, la Mozione n. 161 “Controllo di prodotti con marchio collettivo contraffatto”.Partendo da un’inchiesta della rivista “La Conceria”, era emerso come scarpe Made in Cina, non solo vendute e gestite da commercianti cinesi, ma che hanno trovato lo smercio anche in negozi italiani, individuate nella zona di Milano di Paolo Sarpi contenevano al loro interno un elevato contenuto di Cromo esavalente. La Guardia di Finanza che a seguito di quelle notizie ha dato il via a una serie di sequestri cautelativi che hanno, però, fatto emergere una situazione ancor più grave, sequestrando una serie di sandali per l’infanzia anche loro contenenti Cromo esavalente.
La mozione, che porta come primo firmatario il consigliere regionale Longoni (Lega Nord), è stata approvata con voto unanime dal Consiglio e accolta in maniera molto favorevole dall’Assessore alla Sanità Bresciani, che ha sottolineato come: “… è importante fare un modello che serva, poi, per tutte le porte d’ingresso e possibilmente collegarsi con le Regioni vicine per poter garantire la stessa sicurezza nell’ambito della sanità.”
Verranno effettuate sul territorio delle operazioni random di controllo sulla vendita al dettaglio. È chiaro che con il modello REACH rientrano nelle competenze dell’ASL, finalmente, i controlli sugli articoli anche nella fase di distribuzione, con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale tessile abbigliamento pelle calzature che saranno gli unici soggetti riconosciuti dal Ministero della salute per effettuare le analisi.
Reparto Produzione ha lavorato a stretto contatto con le istituzioni, sostenendo questa battaglia in difesa della salute e contro la contraffazione, portandola all’attenzione della politica. Come ha sottolineato il Consigliere Longoni: “questo venir meno di una tutela seria delle nostre aziende abbia portato tantissimi piccoli e medi imprenditori a chiudere le loro attività produttive. Penso agli imprenditori che oggi si riconosco nella nuova associazione di categoria, il Reparto Produzione, che raccoglie tutti gli imprenditori, che come prodotto delle loro aziende devono avere almeno l’85 per cento dei passaggi realizzati in Italia, sul territorio nazionale, per essere riconosciuti come “Made in Italy”. Voglio ringraziare questi imprenditori.”
Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato su Yahoo.it sulla Mozione.
Fonte: Reparto Produzione, 8 luglio 2011
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