Corea del Nord-Nessuno potrà chiamarsi Kim Jong-un. Il capo è uno e non vuole omonimi

La Corea del Nord ha appena ratificato una legge che vieta l’uso del nome “Kim Jong-un”. A promuovere la legge, neanche a dirlo, lo stesso dittatore nord coreano, evidentemente preoccupato dall’avere l’esclusiva del nome.

Il divieto, ha spiegato il governo, serve per “tutelare l’autorità” dell’attuale leader e sostanzialmente impedisce a tutti i cittadini di Pyongyang di chiamare il proprio figlio come il leader.

Per chi avesse già osato tanto, sarà necessario il cambio di nome.

Il decreto, emanato nel gennaio 2011 da Kim Jong-il, predecessore dell’attuale capo di Stato, in una mossa funzionale alla successione, diventa ora esecutivo per tutti i nordcoreani. Nel paese orientale, però, nulla di nuovo.

Le regole, infatti, confermano la tradizione nordcoreana all’insegna del rispetto assoluto della leadership e della famiglia Kim, al potere da oltre cinquant’anni.

Per decenni il divieto sul nome ha interessato quelli di “Kim Il-sung”, il “presidente eterno” nonno di Kim Jong-un, e “Kim Jong-il”.

Articolo Tre,03/12/2014

English version,The Telegraph,click here: North Korea forbids babies to be named after Kim Jong-un

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