Corea del Nord: un Paese, una prigione. Appunti di viaggio
Raimondo Bultrini ha narrato al periodico “Il Venerdì ” un suo tour settimanale nel regime più blindato del mondo. Dalla sua testimonianza che è stata pubblicata dal rotocalco il 03/Gennaio/2014, emerge un quadro orrido della filosofia delirante di questo regime.
La folle ideologia si manifesta appena si trovava sul volo che da Pechino va alla capitale della Corea del Nord Pyonyang. Per tutto il tempo del volo (un’ora e mezza) venivano mandati in onda video crudi, pellicole di guerra da repertorio accompagna teda commenti anti imperiali e film di propaganda sulle atrocità effettivamente commesse da giapponesi e dagli americani.
Prima di essere trasportati in albergo le guide turistiche hanno portato la comitiva a far visita ad alcuni enormi mosaici, ed effigi che raffigurano il Grande Leader Sung e del Caro Leader suo figlio Jong il (così vengono denominati).
Nella foto le statue di Kim il Sung e Kim Jong il, alte 25 metri
Le guide turistiche “invitano” i turisti a comprare fiori ed a omaggiare ogni simulacro deponendoli ai loro piedi.
Durante i vari trasferimenti da un luogo all’altro viene “suggerito” di riprenderli ad ogni occasione e di non scattare foto senza autorizzazioni nemmeno dai finestrini dei bus-navetta e viene fatto notare che il loro Paese è “diverso”,di rispettarlo in tal modo si potrà comprendere quel che è permesso fare e quel che è vietato.
Praticamente le uniche cose che sono autorizzati a fare sono respirare,mangiare o dormire.
Nei depliant distribuiti viene ingrandito ogni record nazionale compresi anche quelli non invidiabili come quello che riguarda i 15 pezzi di artiglieria e missili puntati verso l’odiato Sud “ schiavo degli americani “.
Però questo rancore non ha impedito alla Corea del Nord di stringere affari con Seul.
L’organizzazione sociale dei residenti si basa sul sistema “dei 5 capi famiglia”.
Si controllano l’uno con l’altro e negli edifici più alti c’è un i formatore per ogni piano e un supervisore ogni cinque,mentre il capo informatore sta nel piano mediano per controllare tutti.
E’ il sistema di prevenzione più capillare dopo la suddivisione dei cittadini in tre categorie: il 25% di nucleo affidabile,il 20% di incerti, ed i restanti di potenziali oppositori,ai quali spetta meno razioni,impieghi manuali e frequenti corsi di rieducazione.
Il momento più mesto quando sono stati accompagnati ad onorare le reliquie dei condottieri del Paese.
Prima di entrare con passo volutamente solenne a tutti è stato dato il tempo di prepararsi spiritualmente prima di accedere nel “luogo sacro” con inchini alla memoria per poi entrare nella stanza degli oggetti-cimelio. Nel passaggio da un locale all’altro una spruzzata d’aria compressa investiva i visitatori per depurare.
Al termine del tragitto una donna in abito scuro intonava con voce rotta dal pianto una nenia che introduce alle spoglie mortali e che dice: “Noi vi seguiamo, cari leader,ai limiti della terra. Lealmente vi cureremo,fino alla fine del sole e della luna.”
Nella stanza delle medaglie d’oro c’è quella dell’ex Sindaco di Sarzana (La Spezia) del 1981 Francesco Baudone , mai revocata nonostante le numerose proteste, e dell’ordine di Ceausecu.
Di frequente si possono notare dei manifesti murali anti-americano. In particolare è stato notato un cartellone su un muro di un asilo nido. Bambini con le uniformi di diversi corpi militari e persino una crocerossina che si accanisce contro un soldato americano e sopra c’è scritto: “E’ molto divertente”.
Un odio inculcato per attribuire al nemico imperiale ogni forma di privazione e sofferenza del popolo nord-coreano.
Gianni Taeshin Da Valle. Laogai Research Foundation
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