Critica cinematografica cinese a rischio licenziamento dopo pesante critica a “Wolf Warrior II”

Una famosa critica cinematografica è stata denunciata online dopo aver criticato pesantemente sui social media il film “Wolf Warrior II”, blockbuster patriottico estivo, e molto probabilmente perderà il lavoro.

L’account della professoressa di drammaturgia Yin Shanshan presso l’Accademia Centrale è risultato inattivo online da quando ha utilizzato il suo account di microblog su Sina Weibo per bastonare il film di fronte ai suoi oltre 70 milioni di fan. Lo ha commentato come eccessivamente violento e “psicopatico”, contrariamente a quanto scritto dai media del paese, fortemente sotto controllo, che hanno lodato il successo dell’estate come “pieno di sentimento patriottico”.

Anche il suo status “verificato” quale docente universitario è scomparso, facendo pensare che sia già stata licenziata, sebbene queste voci non siano confermate.

La pellicola, che è il primo film dai grandi incassi uscito da uno studio cinese, racconta di un soldato speciale con una sola mano che da solo attraversa una città africana senza nome per salvare dall’interno di un ospedale e una fabbrica dei cittadini cinesi sotto attacco di mercenari, utilizzando una combinazione di armi automatiche e kung fu.

Yin ha descritto il film come “inutile, senza valori o logica”, che vuole colpire con “scene truculente” ma che non prende in considerazione gli effetti sui bambini, che durante le vacanze estive sono stati portati a vederlo.

Ha valutato che la sceneggiatura come immatura, senza una vera rappresentazione di emozioni personali o di vita interiore.

Ha anche criticato le scene di traffico violento e massacri, così come la “disumanità” del personaggio principale, interpretato dall’attore Wu Jing.

Mentre molti sono d’accordo con lei, un gruppo di utenti di social media ha scritto una lettera aperta all’accademia per criticare la “posizione politica sbagliata di Yin”.

Vittima della “regressione ideologica”

Un accademico di Chengdu, Zhang, ha dichiarato che il contraccolpo subito da Yin è parte di una “regressione ideologica” a livello nazionale negli ultimi anni.

“Tutta la nostra ideologia sta subendo una completa regressione, anche nelle istituzioni educative”, ha affermato Zhang. “Recentemente, l’istituto di lingue straniere dell’Università del Sichuan ha rimosso la maggior parte della letteratura straniera e dei nuovi media dai suoi scaffali, mantenendone solamente il 20 per cento”.

La lettera di denuncia dichiara Yin colpevole di cinque “peccati” ideologici, tra cui una “posizione politica errata” e “parole e azioni severe”.

Prosegue dicendo che spesso, durante le sue lezioni, ha attaccato il marxismo ed ex leader cinesi, accusandola di diffondere il “pensiero cristiano sotto la veste della letteratura occidentale”.

Prosegue affermando che il comportamento di Yin ha avuto “notevoli effetti negativi sulla reputazione della scuola”.

Lo studioso di Chongqing, Zhang Qi, ha affermato che il gioco contro Yin dimostra che il partito comunista cinese al governo deve giocare la carta nazionalista per assicurarsi un sostegno pubblico sufficiente per il regime.

“Da una parte innalzano la bandiera del nazionalismo, dall’altra, usano misure amministrative per reprimere [dissidenti]”, ha detto Zhang. “L’incidente di Yin Shanshan è un’altra prova che la Cina sta ulteriormente soffocando la libertà di espressione”.

Traduzione di Andrea Sinnove, LRF Italia Onlus


Fonte: Radio Free Asia, 23 agosto 2017

English Article: Radio Free Asia, Chinese Film Critic Feared Fired After Damning Review of ‘Wolf Warrior II’

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