Dalai Lama : l’etica secolare unisce tutta l’umanità
Gentili amici vorrei riproporre un importante insegnamento del leader spirituale del popolo tibetano S. S. il Dalai Lama. Ho potuto ascoltare questa lezione da S.S il Dalai Lama durante la sua visita a Livorno nel 2014. Si configura come un’etica fondata sull’intelligenza dell’uomo, non su dettati religiosi: in questo senso prescinde da ogni contenuto religioso, nel tentativo di essere un’etica universale, comprensibilie accettabile da tutti, al di là della nazionalità e delle fedi a come scopo la costruzione di una maggiore pace sociale.
Il DALAI LAMA: …”Gli esseri umani al di là delle differenze di nazionalità e di culto quando si focalizzano sulle differenze, che si frappongono quelle distanze, non possono che causare odio, violenza e guerre, che non vi sarebbero se si partisse dal presupposto che siamo tutti uguali, tutti portatori di esperienze comuni, tutti esseri umani.”
Affinché emerga tale consapevolezza, il Dalai Lama ritiene sia necessario sviluppare un’etica che possa adattarsi ai 7 miliardi di persone che popolano la Terra, tra le quali 6 miliardi si professano credenti e un miliardo sono atei.
Quest’etica dovrà, quindi, basarsi su solidi principi morali, ma allo stesso tempo trascendere le singole religioni. Quanti, infatti, tra quei 6 miliardi che si professano religiosi sono stati poi coinvolti in scandali, inganni, corruzione, per la debolezza o la mancanza di principi morali? E’ sufficiente pensare a fenomeni di stretta attualità politica per rendersene conto, così come alle numerose vittime uccise nel nome dello stesso dio o di culti differenti.
Ed è partendo da questa considerazione che Sua Santità ha spiegato come sia totalmente sbagliato coltivare attaccamento nei confronti della propria religione, perché è proprio lo sviluppo di tale sentimento distorto a generare violenze e guerre.
Così facendo, infatti, la religione si trasforma in veicolo di odio, un po’ come una medicina che invece di curare uccide. Tale mancanza di principi morali deve quindi essere vinta, secondo il Dalai Lama, con la creazione di un’etica secolare per il mondo. Ed è proprio dal significato della parola “secolare” che emerge chiaramente la visione del Dalai Lama: in Occidente, tale espressione sottende una connotazione antireligiosa , sviluppatasi durante la Rivoluzione Francese nel quale si rifiutava totalmente il messaggio religioso, a differenza di quanto avviene in India, nella cui Costituzione, secolarismo non indica antagonismo nei confronti della religione, bensì rispetto e tolleranza per ogni credo, così come per chi è ateo.
Quindi, il secolarismo con il messaggio totalmente trasversale è in grado di rispondere ai problemi sociali odierni. Al fine di promuovere questa nuova forma di etica sarà dunque necessario, ad avviso del Dalai Lama, intervenire sull’educazione delle nuove generazioni, introducendo dall’asilo fino all’università lo studio della cosiddetta “igiene mentale”, alla stregua della quale considerare come vere malattie mentali quei fattori, come l’odio o l’attaccamento, che distruggono la mente, poiché, non permettono di vedere la realtà così com’è, per poi identificare le soluzioni per pacificarla. Perché ciò possa attuarsi, è necessario che si sviluppino interesse ed entusiasmo individuale volto all’educazione secondo un’etica secolare, basata su tre elementi fondamentali.
Il primo viene identificato da Sua Santità come la dipendenza gli uni dagli altri: fin dalla nascita, infatti, gli esseri viventi dipendono proprio dalla gentilezza degli altri, in primis dalla madre. Tale dipendenza non viene mai meno, neppure con il passare degli anni, essendo scritta nella nostra costituzione biologica. Oltre a ciò, Sua Santità ha ricordato la natura di “animale sociale” dell’essere umano che, per natura, tende a stare insieme ai suoi simili, nella società. Ed infatti, indipendentemente dallo status o dal grado di istruzione, ogni persona dipende, non solo dagli altri singolarmente, ma anche dalla società in cui vive. Pertanto, diventa essenziale lo sviluppo della fiducia e della cooperazione sociale, così da ridurre progressivamente, a livello familiare e sociale, l’egoismo.
Infine, un ruolo importante giocano le scoperte scientifiche, sempre più orientate allo studio della mente e delle emozioni: è ormai risaputo come la salute mentale sia in stretta connessione con il corpo fisico, per cui odio, gelosia ed altri sentimenti che disturbano negativamente la mente distruggono anche il sistema immunitario, rendendo il corpo debole.
Per questo il Dalai Lama suggerisce di cambiare l’approccio ai problemi, di guardarli da diverse angolazioni, portando ad esempio proprio lui stesso: pur vivendo quale rifugiato, tale status gli ha permesso di viaggiare e di arricchirsi di nuove conoscenze, sicuramente maggiori di quelle che avrebbe avuto se fosse rimasto solo in Tibet.
Attualmente, diverse università internazionali, tra cui quella di Delhi, Stanford e del Wisconsin, hanno avviato diversi progetti per sviluppare programmi di studio basati su questo tipo di visione che permetteranno l’addestramento degli insegnanti e, in seguito, l’avvio e la diffusione di tale progetto. La visione del Dalai Lama è realmente applicabile alla società moderna perché l’approccio secolare, per la sua connotazione laica, ma basata su principi morali universalmente condivisi, si potrà applicare indistintamente a tutti gli individui. Sarà però essenziale la già richiamata cooperazione, affinché l’etica secolare non si riduca ad una semplice visione filosofica, ma possa trovare una reale applicazione nella nostra società, ad ogni livello.
Desidero ringraziare di cuore tutti i nostri amici che supportano il nostro impegno e i nostri sacrifici di volontari dandoci il loro supporto e la loro amicizia da molti anni. La Vostra attenzione nei confronti della fondazione, a cui ho l’onore di appartenere, ha fatto in modo che negli ultimi tre anni ha avuto un importante successo.
Gianni Taeshin Da Valle, direttore responsabile della Laogai Research Foundation Italia Onlus
Direzione LRF, 25 nov. 2017
Huffington post: ‘Beyond Religion’: The Dalai Lama’s Secular Ethics (EXCERPT)
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