Dissidente cinese arrestata: lottava contro la legge sul “figlio unico”

Mao Hengfeng, una donna cinese che si è battuta contro la politica governativa del figlio unico è stata riportata in un campo di lavoro ieri. Solo tre giorni prima era stata rimessa in libertà per questioni di salute, ha dichiarato suo marito. Mao Hengfeng vive a Shanghai. Suo marito, Wu Xuewuei, ha fatto sapere che è stata portata via da una squadra di decine di agenti – da 30 a 50, secondo il marito. Wu ha raccontato che i funzionari di polizia gli hanno consegnato una notifica, fotocopiata, in cui era scritto che Mao aveva condotto “attività illegali”. Il marito ha detto che le accuse sono infondate. “Per 24 ore ogni giorno, da quando mia moglie è tornata, la polizia ci ha controllato, fuori dalla porta. Non ha potuto nemmeno andare dal suo medico. Che possibilità aveva di infrangere la legge?” ha detto il marito della dissidente. E ha aggiunto: “Siamo molto preoccupati…Non sappiamo dove sia”. L’arresto di Mao è giunto dopo che una raffica di incidenti del genere hanno messo in luce il disagio del governo rispetto alle proteste legate alla “Rivoluzione dei gelsomini”. Mao, che ha tre figlie, è stata licenziata nel 1988 dal suo lavoro in una fabbrica di sapone, dopo che era rimasta incinta per la seconda volta, contravvenendo così alla legge sul figlio. Nel marzo 2010 è stata condannata a un anno e mezzo di “rieducazione tramite il lavoro”, con l’accusa di “disturbare l’ordine pubblico”.

Fonte: Asia News, 26 febbraio 2011

Condividi:

Stampa questo articolo Stampa questo articolo
Condizioni di utilizzo - Terms of use
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte.
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale.