Distensione fra Cina e Giappone

Dopo il faccia a faccia di ieri a margine del vertice dell’Apec in Giappone, il presidente cinese, Hu Jintao, e il primo ministro giapponese, Naoto Kan, oggi si sono lanciati segnali distensivi, dicendo di volere far prevalere l’amicizia sulle ultime gravi tensioni sulle isole contese del Mar di Cina. «La Cina resta determinata a perseguire una politica regionale basata su relazioni di buon vicinato e amicizia», ha dichiarato oggi Hu davanti ai partecipanti al summit del Forum dei Paesi di Asia e Pacifico, che si è chiuso oggi a Yokohama, vicino a Tokyo. «La posizione giapponese è che non esiste alcuna disputa territoriale», ha detto da parte sua Kan in una conferenza stampa, sempre a Yokohama.
«Se si guarda ad altri Paesi con problemi territoriali…non vuol dire che questi due Paesi non possano intrattenere rapporti economici, culturali e fra i rispettivi popoli…Noi dobbiamo superare i vari problemi territoriali e stabilire rapporti saldi fra i nostri due Paesi», ha detto ancora il premier nipponico. La tensione fra Tokyo e Pechino è salita a livello di crisi negli ultimi mesi dopo un incidente fra un peschereccio cinese, il cui capitano è ancora detenuto in Giappone, e motovedette giapponesi.
Le isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi), amministrate da Tokyo ma rivendicate da Pechino, sono disabitate ma i fondali marini circostanti sono ricchi di idrocarburi.

Fonte: Corriere del Ticino, 14 novembre 2010

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