Droga, l’Asia “rinchiude” i propri tossicodipendenti
Caposcuola, ancora una volta, la Cina dove la situazione è drammatica, sia per l’entità del fenomeno sia perchè la reclusione rientra in una politica coercitiva, quella dei laogai, applicata alla cura delle “devianze”, che includono malati di mente, carcerati e dissidenti. Clicca qui per leggere l’articolo su Avvenire
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