Erode fa strage dove non arriva la croce

La Cina, con l’obbligo del figlio unico, non è il solo paese dove si uccidono nascituri e bambini. L’infanticidio era ed è pratica corrente in molte civiltà di ieri e di oggi. Il cristianesimo è da sempre la sua più radicale antitesi. Un libro e un articolo lo documentano. ROMA, 14 agosto 2009 – “Meglio dieci tombe che una nascita in più”, predica uno slogan della campagna per il figlio unico, in Cina. E questo è anche il titolo originale del libro con cui Harry Wu ha descritto e analizzato la politica antinatalista cinese, fatta di sterilizzazioni, di aborti forzati, di infanticidi.

Il libro è apparso negli Stati Uniti, dove Wu vive – esule dalla Cina – e presiede la Laogai Research Foundation. E ora è uscito anche in Italia, proprio dopo che è stata approvata dal parlamento, il 15 luglio, una mozione che impegna il governo italiano a presentare all’assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite una risoluzione contro l’aborto come strumento di controllo demografico e per l’affermazione del diritto di ogni donna a non essere costretta ad abortire.

In Cina l’obbligo del figlio unico è stato introdotto nel 1979. Il bilancio che Wu ricava da questi trent’anni ben si esprime nel titolo del suo libro nella versione italiana: “Strage di innocenti”.

Al libro hanno dato risonanza in Italia soprattutto due quotidiani: “Avvenire”, di proprietà della conferenza episcopale, e “Il Foglio”, diretto da Giuliano Ferrara, un intellettuale non cattolico, impegnatissimo nella difesa della vita dei nascituri e nel promuovere una moratoria internazionale contro l’aborto.

L’articolo che segue è apparso, appunto, su “Il Foglio” del 29 luglio 2009. L’autore prende le mosse dal libro di Wu. Ma va oltre. Mostra che la strage dei nascituri e degli infanti non è prerogativa della sola Cina degli ultimi decenni, ma accompagna molte civiltà nell’arco di millenni. C’era nell’antica Roma pagana. C’era nella Cina dei secoli passati. C’è nell’India di oggi. L’espansione missionaria del cristianesimo l’ha frequentemente incontrata sulla propria strada.

Non solo. L’aborto e l’infanticidio riguadagnano terreno anche in Occidente, oggi. Sono moneta corrente del “nuovo mondo” propugnato da bioeticisti come Peter Singer. Affiorano in leggi come quella per l’eutanasia dei bambini fino ai dodici anni, in Olanda.

I successi e gli insuccessi dell’espansione del cristianesimo hanno spesso il loro rovescio proprio nella pratica di questa strage.

Sandro Magister

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