Giornata internazionale della donna - Fine dell’aborto forzato in Cina?

Le violazioni dei diritti umani in Cina, tra cui le violenze contro le donne come gli aborti e le sterilizzazioni forzate, secondo un recente rapporto del CECC, sono tra le peggiori mai registrati a partire dal 2015.

La Commissione Esecutiva del Congresso sulla Cina (CECC) ha dichiarato nella sua relazione annuale del 2015 che la repressione in materia di diritti umani sotto il segretario generale del partito comunista cinese Xi Jinping, è quella con la più vasta portata da quanto il CECC ha cominciato a pubblicare i rapporti nel 2002.

Il CECC ha sottolineato che la politica coercitiva del controllo della popolazione in Cina, ora conosciuta come la politica dei due bambini, ha continuato ad impiegare metodi di tortura come l’aborto forzato e la sterilizzazione, nonostante la diffusa denuncia pubblica.

Molte leggi provinciali, osserva il rapporto, istruiscono esplicitamente i funzionari a impartire aborti per le gravidanze ‘non pianificate”, senza necessità di consenso.

Reggie Littlejohn, presidente dei diritti delle donne senza frontiere, ha dichiarato: “l’aborto forzato e la sterilizzazione continuano sotto la nuova politica dei due bambini della Cina. Le donne non sposate e i bambini continuano ad essere forzatamente abortite. Le donne sono ancora regolarmente sterilizzate dopo il loro secondo figlio. In occasione della Giornata internazionale della donna, invitiamo il governo cinese di abbandonare ogni controllo coercitivo sulla popolazione”.

Traduzione a cura della Laogai Research Foundation

Fonte: Womens rights without frontiers, 8 mar 16

English version: International Women’s Day — Stop Sex-Selective Abortion!

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