Gli USA prendono ufficialmente posizione a favore della causa tibetana
L’ICT, International Campaign for Tibet, ci segnala una notizia che infonde una certa speranza. Il Dipartimento di Stato USA ha rilasciato una dichiarazione ufficiale di condanna per le “politiche controproducenti” del governo cinese in Tibet.
Il Sottosegretario del Coordinatore Speciale per la Causa Tibetana del Dipartimento di Stato USA , Maria Otero, richiama la Cina perché siano garantiti i diritti umani di tutti i cittadini, perché sia ripreso in modo sostanziale e produttivo il dialogo col Dalai Lama o con i suoi rappresentanti, e si risolva finalmente il doloroso disagio della popolazione tibetana. Prima degli USA, la Germania, il Regno Unito, l’Australia, il Canada, la Polonia, la Svizzera, la Francia, l’Unione Europea e l’ONU avevano già rilasciato dichiarazioni analoghe, alla luce delle recenti auto immolazioni dei 16 monaci tibetani. (E l’Italia?) A queste dichiarazioni, a dire il vero, il regime cinese non ha dato alcun seguito, ma l’ICT confida che questa presa di posizione ufficiale degli USA debba essere presa in considerazione da Pechino. Il guaio, a nostro modesto parere, è che la questione non è sufficientemente trattata dai mass media e quindi l’opinione pubblica è poco informata e sensibilizzata. Però non vogliamo essere pessimisti: la speranza è l’ultima a morire…
FRP
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