Grecia svende il suo porto principale alla Cina

Il porto di Pireo è il principale del paese. L’hub commerciale del governo aveva promesso che non avrebbe svenduto. Atene ha però bisogno di soldi subito ed ecco allora che la privatizzazione del porto di Pireo, che finirà nelle mani - manco a dirlo - dei cinesi, diventa un passaggio chiave, nonché la prova che la Grecia è pronta a scendere a compromessi con i creditori internazionali.
L’Eurogruppo ha chiesto maggiori sforzi sul fronte delle riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e delle privatizzazioni. In cambio consentirà di sbloccare una nuova tranche di prestiti da 7,2 miliardi, fondamentali se Atene vuole evitare di fare default sulle proprie finanze pubbliche.
Il ministro della Difesa ha fatto sapere che le trattative con la Cina per la vendita di una quota del 51% del porto sono in uno “stato molto avanzato”,
“Siamo in uno stato molto avanzato per l’espansione della collaborazione molto presto”, ha dichiarato Panos Kammenos. L’accordo, che prevede anche l’inclusione di una rete ferroviaria, dovrebbe essere raggiunto entro quattro mesi.
Cosco gestisce già due scali di container al porto ed ha i mezzi e la volontà per aggiudicarsi la maggioranza del porto, ora di proprietà del governo ellenico.
In precedenza il premier Alexis Tsipras aveva bloccato la vendita del 67%. Ora l’esecutivo ha invitato Cosco e altri due investitori a presentare le loro offerte entro settembre.
Wall Street Italia,15/05/2015
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