Hong Kong, bloccata a terra violentemente da un agente una ragazzina di 12 anni. ( video)
Nel giorno in cui avrebbero dovuto svolgersi le elezioni parlamentari annullate dal governo, in città si era radunata una manifestazione non autorizzata. Una minorenne, che secondo la madre era lì per caso, è stata brutalmente placcata mentre si stava allontanando.
La ragazzina, o forse bisognerebbe dire bambina, 12 anni, corporatura minuta, una gonnella azzurra e una maglietta bianca, è in mezzo a un gruppetto di persone fermate dalla polizia per una perquisizione. Domenica pomeriggio, il giorno in cui dovevano tenersi le elezioni parlamentari annullate dal governo, nelle strade di Hong Kong si è radunata una manifestazione non autorizzata, l’ennesimo capitolo dello scontento della città, e la polizia usa spray al peperoncino e cariche per disperderla.
È un attimo, un istinto: la ragazzina dribbla uno degli agenti che la circondano e prova fuggire in mezzo alla folla. Più che correre, saltella. Un poliziotto la insegue da vicino, si capisce quasi subito che lei non andrà da nessuna parte, ma all’improvviso un altro agente arriva di corsa e la placca a terra con violenza, immobilizzandola poi con il suo corpo. Anche il fratello, accorso in aiuto, viene bloccato al suolo. La folla rumoreggia, protesta per il trattamento riservato a una minorenne. E in queste ore il video continua a circolare sui social di Hong Kong, tornando ad alimentare l’indignazione per la brutalità delle forze dell’ordine, al termine di una giornata che ha registrato quasi 300 arresti.
Dice la polizia che la ragazzina è “corsa via in maniera sospetta” e che gli agenti hanno usato la “minima forza” per fermarla. Definizioni entrambe discutibili alla luce delle immagini, soprattutto la seconda. Secondo alcuni media di Hong Kong i due fratelli sarebbero stati medicati in ospedale con delle lievi lesioni. La polizia sostiene che stessero partecipando alla manifestazione, dice di averli rilasciati con una multa per non aver rispettato le norme sul distanziamento, che al momento in città proibiscono raggruppamenti superiori alle due persone. Ma la famiglia della ragazza, identificata con lo pseudonimo di Pamela, sostiene che i due erano semplicemente usciti per comprare dei materiali per la scuola e fino a qualche minuto prima si trovavano con la madre. “Ci hanno detto di fermarci, ma io sono stata presa dal panico e sono fuggita”, ha detto Pamela a una tv locale. Le proteste dello scorso anno sono state caratterizzate da violenze crescenti tra i manifestanti e la polizia, accusata dal fronte democratico di aver usato metodi brutali. nel corso dei mesi sono stati arrestati anche dei 12enni. Due delle richieste del movimento erano una commissione di inchiesta indipendente sull’operato della polizia di Hong Kong e lo smantellamento del corpo.
La giornata di domenica ha visto riemergere le proteste in città, dopo settimane apprensione per una nuova ondata virale. La data era simbolica perché doveva essere quella delle elezioni per il Consiglio legislativo, il parlamento locale, rinviate di un anno dal governo per ragioni sanitarie, una scelta dietro a cui molti leggono una manovra del campo filo Pechino per evitare una probabile batosta. Una folla si è radunata nelle strade del quartiere di Kowloon per protestare contro quella decisione e contro la draconiana legge sulla sicurezza nazionale imposta dal parlamento centrale alla città. La polizia ha risposto disperdendo i manifestanti e arrestandone 289 con varie accuse, per lo più per assemblea non autorizzata. Tra di loro anche alcuni attivisti simbolo del campo democratico come Leung “Lunghi capelli” Kwok-hung.
Fonte: La Repubblica,07/09/2020
Articolo in inglese:
Hong Kong shocked by violent police arrest of 12-year-old girl
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