Hong Kong- Cina: il regime cinese avanza, a rischio anche i cattolici

Nei giorni scorsi il Parlamento cinese ha varato una nuova legge sulla sicurezza nazionale che mira a bloccare e punire la dissidenza , e quelle azioni che secondo il regime cinese sono una minaccia per destabilizzare e sovvertire la struttura del governo oltre a impedire qualsiasi “interferenza straniera di minacciare la sicurezza nazionale”.
Il riferimento all’ ”interferenza straniera” è chiara l’allusione nei confronti in particolare dei cattolici dal momento che il regime comunista ha sempre considerato il Vaticano con a capo il Papa, una potenza straniera che non deve avere voce in capitolo nella vita religiosa dei cinesi. In Cina, ad ogni modo, tutte le religioni sono illegali. Questo significa che il regime cinese potrebbe imporre un estremo controllo sulle manifestazioni e sui social network, come succede già del resto nel paese del dragone. Molti sono i diritti in pericolo della popolazione di Hong Kong tra cui la libertà di culto e di religione.
È molto probabile che l’Associazione Patriottica, a capo dell’ufficio di collegamento con Pechino c’è il funzionario che ordinò la demolizione di croci e chiese in Cina , richieda esplicitamente la sottomissione al Partito comunista e non al Papa, metta piede anche a Hong Kong per ostacolare l’«interferenza» del Vaticano. Pechino potrebbe anche ricercare pretesti per intrufolarsi nella vita dei cattolici di Hong Kong: la diocesi della città dipende dell’arcidiocesi di Guangzhou. La Chiesa di Hong Kong è divisa tra il movimento democratico, guidato dal cardinale Joseph Zen e il movimento più “conciliante” guidato da Joseph Ha.
La Santa Sede fino ad oggi non ha aiutato a favorire un rapporto più unitario. Il Vaticano non si è espresso sulle violenze a danno dei manifestanti durante le recenti manifestazioni di Hong Kong.
Alla luce dei fatti sarà interessante vedere quale vescovo sarà nominato a capo di Hong Kong. Voci di “corridoio” dicono che il vescovo Choy Wai-man potrebbe ricoprire questo incarico, considerato da alcuni come un “falco pro Pechino”.
Gianni Da Valle, Arcipelago Laogai: in memoria di Harry Wu,01/06/2020
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