Il colosso cinese Huayan Cobalt controlla l’intera estrazione di cobalto in Congo [Video]

L’estrazione del cobalto nella Repubblica Democratica del Congo ha messo in allarme Amnesty International. Perché nelle miniere dello Stato centrafricano verrebbero impiegati migliaia di bambini privi di qualsiasi forma di protezione.

Nel “mirino” sono finiti colossi come la Apple, la Microsoft, la Sony e la Samsung: a loro (e ad altre 12 aziende) è stato chiesto se utilizzano il cobalto estratto in Congo.

Il rapporto confezionato insieme ad Afrewatch mira a scoprire se c’è un collegamento tra lo sfruttamento minorile perpetuato in Congo e i profitti di alcune tra le più importanti multinazionali del mondo alle quali è stato chiesto di fornire chiarimenti sull’utilizzo del cobalto per la fabbricazione dei loro prodotti.

L’indagine ha dimostrato che l’intera filiera estrattiva in Congo è controllata dal colosso cineseHuayan Cobalt che vende la materia prima a tre aziende che producono batterie per smartphone e automobili. Stando a quanto verificato dagli osservatori, queste aziende avrebbero costanti rapporti commerciali con alcuni dei “big” dei comparti dell’elettronica e dell’automobilistica ai quali Amnesty International ha espressamente chiesto di dimostrare che non utilizzino il cobalto estratto in Congo. Nel “mirino” sono finite 16 multinazionali tra cui Apple, Microsoft, Dell, Lg, Hp, Samsung, Sony,Vodafone, Byd e Wolkswagen. Nessuna delle 16 imprese ha fornito informazioni dettagliate sul caso e solo una ha ammesso il rapporto con le tre aziende che vendono batterie. Quattro hanno, invece, detto di non essere informate sul fatto, 5 hanno negato e 6 hanno promesso maggiori indagini.

I numeri che riguardano lo sfruttamento minorile in Congo sono impressionanti. Secondo l’Unicef è verosimile credere che nelle miniere del Paese lavorino circa 40 mila bambini. E stando al rapporto di Amnesty International e Afrewatch, tra settembre 2014 e dicembre 2015, almeno 80 di loro avrebbero perso la vita nel Sud del Paese. “Il cobalto è al centro di un mercato globale privo di qualsiasi regolamentazionesi legge nel comunicato diramato dalle due organizzazioni – Non è neanche inserito nella lista dei cosiddetti ‘minerali dei conflitti’ (quelli estratti sotto il controllo di bande armate e di signori della guerra che sfruttano le popolazioni locali ponendole in condizioni di schiavitù, ndr) che comprende invece oro, coltan, stagno e tungsteno”.

Biancolavoro.it, 20/01/2016

English article, Amnesty International:

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Video Amnesty International: This is what we die for: Child labour in the DRC cobalt mines

Questo video documenta le condizioni inumane dei lavoratori nelle miniere di cobalto in Congo, tra cui migliaia di bambini. Il filmato mostra l’utilizzo del cobalto per telefoni cellulari, computer portatili e altri dispositivi elettronici portatili. Utilizzano degli strumenti rudimentali manuali, i minatori scavano la roccia in tunnel molto profondi. Gli incidenti sono frequenti. Nonostante gli effetti sulla salute siano potenzialmente mortali a causa dell’esposizione prolungata al cobalto, adulti e bambini sono costretti a lavorare senza nemmeno l’attrezzatura protettiva di base.

 

Video Sfruttamento e Malnutrizione dei Bambini in Africa

Laogai Research Foundation Italia ONLUS, 21/01/2016

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