“Il Grillo Parlante” a Piazza Vittorio angolo Via Leopardi
Il Grillo Parlante è un personaggio della favola di Pinocchio, il celeberrimo burattino di legno creato da Collodi e apprezzato da tutti i bambini italiani del Novecento, prima che i cartoon e i manga monopolizzassero la loro attenzione. Il grillo parlante nelle avventure di Pinocchio lo consiglia e rimprovera perché lui è piuttosto ingenuo e pasticcione. Oggi il grillo parlante è tornato e saltella sui tavolini che il consigliere Augusto Caratelli del Comitato Difesa Roma Caput Mundi e alcuni membri della Laogai Research Foundation organizzano in città, per sostenere con una petizione popolare l’approvazione della legge n. 3887 presentata al Parlamento il 19 novembre 2010. Questa legge vieta l’importazione e il commercio di tutti i prodotti (biancheria, giocattoli, utensili e computer etc…) del lavoro forzato. Il lavoro forzato dei detenuti e degli schiavi nei laogai non costa nulla e la merce così ricavata si può vendere a prezzi bassissimi. I prodotti del lavoro italiano hanno un costo all’origine, perché i nostri lavoratori non sono schiavi, sono pagati e godono delle previdenze sociali e sanitarie. Quando queste due diverse produzioni sono confrontate, quella cinese vince sempre per il prezzo più conveniente: ma vendere a prezzi troppo bassi rispetto all’intero mercato si chiama “concorrenza sleale”! La regina della concorrenza sleale è la Cina, e i negozianti cinesi sono misteriosamente protetti da alcune nostre autorità ed esonerati dal rispetto delle leggi che vincolano tutti i negozianti italiani. Se il mercato è truccato, gli italiani perdono sempre. Perchè? Sono state promulgate tre leggi negli ultimissimi anni del Novecento (la legge Bassanini sull’autocertificazione, la legge Turco-Napolitano sull’immigrazione, e il dl Bersani sull’esercizio delle attività commerciali). Il popolo italiano, che non sa chi deve ringraziare per la progressiva chiusura delle proprie aziende agricole e industriali, dovrebbe essere informato degli effetti che tali leggi hanno prodotto. Invece si è fatto in questo caso com’è uso corrente dei giornalisti: dare le sole notizie una per volta, senza collegamento fra loro. Chi capisce capisce, chi non capisce è meglio! Mi metto nei panni di un immigrato straniero. Con la legge Bassanini mi certifico da solo quello che credo. Con la legge Turco-Napolitano mi faccio arrivare quanti più familiari e amici posso, grazie all’immigrazione a “maglie larghe” che l’Italia mi concede, e apro subito nuove attività. Con il dl Bersani, che abolisce i vincoli legati alle licenze e alle tabelle merceologiche, vendo quello che mi pare dove mi pare. E gli italiani? Stanno a guardare, anche se è poco chiaro perché loro, se sbagliano, sono colpiti da sanzioni e multe, mentre i cinesi no. “Il Grillo Parlante” del 2 aprile ha illustrato come sempre la politica suicidaria dell’Italia ai passanti che si sono avvicinati ai tavolini. La contestazione degli illeciti è fatta sui documenti cartacei e non su astratti principi di identità nazionale o etica sociale. Quindi è efficace e tutti capiscono il “dolo” del cinese favorito dalle leggi e la colpevole complicità dell’italiano, che per molto più di trenta denari, permette che si installino nel suo paese nuove attività che praticheranno concorrenza sleale. Condannando i nostri operai e agricoltori a non vendere il frutto del loro lavoro. Il consigliere Caratelli implacabilmente ha descritto la realtà dell’Esquilino in un terrificante racconto neo-realista tra la meraviglia degli astanti. La prof. Maria Vittoria Cattania ha inaugurato “La Storia per Strada”, e cioè l’illustrazione delle ideologie e di alcuni avvenimenti (I e II guerra mondiale) fondamentali della prima metà del Novecento, che avrebbero preparato la realtà del WTO (organizzazione mondiale del commercio) e la conseguente globalizzazione. L’attenzione dei passanti, specialmente extra-comunitari, è stata continua.
Maria Vittoria Cattania
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